Coronavirus Puglia: meno del 50% dei positivi si ricovera

Riconoscimento editoriale: Gerd Altmann / Pixabay.com

BARICoronavirus Puglia: 31 persone contagiate dal virus sono ricoverate nelle terapie intensive pugliesi.

In più, ci sono altre 173 persone che hanno l’assistenza adeguata nei reparti di malattie infettive e pneumologia dei vari ospedali della Puglia.

Il dato è arrivato dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che ha dichiarato che i casi di Coronavirus Puglia sono attualmente 478.

Da qui il dato: meno della metà dei pazienti ha bisogno di un ricovero ospedaliero. In più, questo conferma il piano ospedaliero che era stato messo in campo dalla Regione.

Infatti, in quel piano si pensava a metà dei contagiati che avesse bisogno di assistenza in ospedale e, in più, a un 10-15% con urgenza di terapia intensiva.

In pochissimi giorni, gli ospedali si sono attrezzati, smontando e rimontando interi reparti. Infatti, l’ipotesi è di circa 2000 contagiati complessivi.

In più, ci sono 9 ospedali dedicati al Coronavirus Puglia, di cui:

  • 6 pubblici;
  • 2 privati;
  • 1 ecclesiastico;

per un totale di 306 posti letto solo nella terapia intensiva, senza contare quindi i posti per lungodegenza.

Quindi, l’aumento dei contagi è costante, ma il picco per la nostra Regione sembra lontano.

In più ci sono due casi di Coronavirus Puglia: uno ad Altamura e uno a Castellaneta.

Ad Altamura, all’ospedale Perinei, 15 persone appartenenti al personale sanitario e 3 pazienti sono stati positivi al virus.

Il contagio sarebbe partito dal pronto soccorso. Quindi, il personale è in quarantena e gli ambienti hanno avuto la sanificazione.

Nel caso di Castellaneta, invece, ci sarebbe stato un medico che sarebbe stato a Milano e avrebbe avvertito i primi sintomi, ma non si sarebbe messo in quarantena.

In questo caso, si tratta di 7 casi positivi lievi che riguardano 3 medici e 4 infermieri. In base a una prima ricostruzione, l’uomo non avrebbe dichiarato di essere stato al Nord e avrebbe fatto degli esami clinici, però senza passare dal pre-triage, nonostante avesse riconosciuto i sintomi.

Annarita Faggioni: