Il contesto mediterraneo è senz’altro ricchissimo di elementi vegetali dalla grande diffusione, del resto l’area che per molti secoli ha ospitato numerose civiltà deve una gran parte della propria appetibilità proprio alla fertilità del terreno, che nel corso dei secoli ha accolto con grande successo piante di ogni tipo, sia per la coltivazione ma anche per un fattore estetico, come l’albero di Giada, che è strutturamnete molto conosciuto, pur costituendo una variante vegetale che non è nativa del Mediterraneo. Si tratta di una pianta che necessita di relativamente poche attenzioni ma queste devono comunque essere presenti, a partire da quale vaso utilizzare.
L’albero di Giada è infatti una pianta che può essere tranquillamente tenuta in vaso ma anche in giardino ma come ogni pianta in grado di adattarsi ai contesti più disparati, ella necessita di una condizione giusta.
Qual è il miglior vaso per l’albero di Giada? Quali devono essere le dimensioni e le caratteristiche di base per poterlo far fiorire bene e per garantire una vita lunga e “prospera” a questa pianta?
Albero di Giada: attenzione, ecco quale vaso utilizzare
L’albero di Giada è una sorta di “Nomignolo” dovuto alla tipica colorazione verde che ricorda proprio la giada ma viene chiamato anche l’albero delle monete o più precisament Crassula Ovata, termine scientifico che tradisce la forma ovoidale delle foglie, che sono tradizionalmente ovali e “piene” essendo questa una pianta succulenta, ossia appartiene al compendio di vegetali che notoriamente si è evoluta per sopravvivere in climi con una scarsa presenza d’acqua.
E’ una pianta abituata ai climi caldi essendo nativa del Sudafrica, ma non estremi, non avendo la miglior condizione il clima tropicale quando deve crescere, al contrario risulta essere molto utile ricordarsi che è una pianta che necessita di innaffiature solo quando il terreno è molto secco.
Importante la scelta del vaso, è una buona idea optare per uno in terracotta sufficientemente lungo ma anche abbatsanza largo anche perchè tende a radicare con lentezza ma anche per molto tempo, nel vaso va utilizzato un terriccio piuttosto drenante, il contenitore deve presentare un numero sufficiente di fori sul fondo ed anche uno strato di cocci e sassi non troppo grandi così da rendere il terreno effettivamente drenante senza intoppi.
E’ importante anche rinvasare, evitando di farlo durante la primavera se possibile (soprattutto se le piante sono giovani) optando 5 cm più grande di quello precedentemente utilizzato, e farlo con un ritmo di 2 – 3 anni.