Le monete comunitarie fanno ovviamente riferimento a tutte le emissioni di natura metallica, concepite dai paesi che fanno ricorso all’euro da qualche tempo e che ha portato la valuta in questione ad essere impiegata da quasi 350 milioni di persone, per un numero di monete che appare estremamente elevato, sia per la diversità che per l’utilizzo. Tra quelle più riconoscibili figura l’emissione da 50 centesimi di euro, che al momento del “passaggio” da lira ad euro corrispondeva quasi ad un potere d’acquisto di 1000 delle vecchie lire. Com’è noto, ogni realtà comunitaria fa ricorso a proprie raffigurazioni e questo ha portato la nascita anche delle monete da 50 centesimi di euro più rare di altre.
Alcune infatti sono decisamente difficili da trovare per varie motivazioni, ed un esemplare nello specifico sta vedendo aumentare il proprio valore.
Anche una moneta apparentemente normale infatti come quella di cui tratteremo oggi può risultare estremamente interessante nel suo valore.
Moneta da 50 centesimi rara: ecco il valore massimo
Tutto sta nel riconoscere i dettagli: se uno dei lati delle monete dell’euro è sostanzialmente sempre uguale (solo modificato in alcuni dettagli dal 2007 in poi cone la struttura dei paesi europei ritratti che nelle monete recenti non è più evidenziata con caratteri separati ma uniti anche per una funzione simbolica), ogni nazione piccola o grande che sia sviluppa la propria forma di immagine.
E questo vale anche per un piccolissimo stato come il Vaticano, presente nella città di Roma, che però ha le proprie emissioni “a parte”. Quasi tutte recano la figura del Papa di turno ma in alcune rare condizioni il volto del pontefice non è presente, condizione che rende la moneta particolarmente interessante.
Un esempio molto conosciuto tra gli appassionati riguarda esattamente la moneta del 2005 concepita immediatamente dopo la scomparsa di Papa Giovanni Paolo II, venuto a mancare dopo un lungo pontificato, durato dal 1978 proprio fino al 2005. In questo caso infatti il Vaticano ha ordinato presso la zecca di Roma emissioni conosciute come Sede Vacante dove è presente lo stemma del Cardinale Camerlengo con l’emblema della Camera Apostolica, ed è anche visibile la dicitura Sede Vacante.
Emissione concepita in circa 60 mila esemplari ma tutti per i collezionisti, trovarla in particolari condizioni buone può portare ad un guadagno più che discreto, tra i 50 ed i 200 euro. Esemplari in Fior di Conio di questa emissione sono stati però venduti anche per cifre non lontane dai 350-400 euro data la rarità e dalla simbologia molto particolare.