Vecchie bollette, ecco quando puoi non pagarle: ecco la guida

Tutti siamo “condannati” in qualche modo a pagare le forniture di energia di cui abbiamo usufruito in qualche modo, ed è un concetto diventa molto concreto in modo specifico quando arriva l’età della ragione e siamo portati noi stessi, dopo l’infanzia a comprendere il concetto di denaro. E le bollette, soprattutto negli ultimi anni risultano essere a tratti sempre più proibitive, come evidenziato da alcuni ambiti molto specifici come i vari aumenti dei costi, condizione che porta anche alla necessità di fare ricorso a conguagli e richiedere dilazionamenti. Eppure esiste una specifica condizione che può portare a far decadere l’obbligo di pagamento, quindi quando possiamo non pagarle.

Non è una condizione recente ma negli ultimi anni è stata soggetta ad un importante ambito di rinnovamento che ha reso più interessante questa dinamica.

In quali casi le bollette vecchie possono essere non pagate?

Hai delle vecchie bollette? In alcuni casi puoi non pagarle: ecco quali

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Si tratta di un concetto che esiste da svariati decenni ma che a fronte di varie nuove regolamentazioni, ha portato alla rivalutazione di alcune norme, come quella legata alla perequazione, termine tecnico ma anche di natura legale che di fatto porta ad alcune forme di decadimento da parte dei diritti dell’esercente.

In senso semplice, la perequazione porta la possibilità di andare incontro ad una forma di “scadenza” da parte di una bolletta sufficientemente “vecchia” nei termini di effetto. Quindi in condizioni particolari determinate anche dalla tipologia di fattura, il distributore di energia / servizi non può di fatto esercitare una forma di effetto.

La perequazione però può attivarsi esclusivamente se negli ultimi mesi il fornitore non ha effettuato solleciti di pagamento legati a quella specifica bolletta, e bisogna tenere conto di alcune “scadenze”. Ossia la perequazione “scatta” sulle bollette della luce dopo 5 anni dall’emissione, tempistica che è ridotta a 2 su quelle emesse dal 3 marzo 2018.

Con la stessa dinamica si sviluppa il concetto di perequazione sulle forniture di gas, che passano da 5 a 2 anni dal 2 gennaio 2019, quelle dell’acqua mantengono questa meccanica  dal 2 gennaio 2020. Quelle del telefono mantengono una perequazione dalla durata di 5 anni.

Il concetto viene applicato sulla singola bolletta ma anche sui conguagli.

Non sempre la perequazione viene applicata in automatico, in alcuni casi il gestore e fornitore di energia può comunque fare richiesta di un sollecito recente di pagamento, in questo caso può essere necessario esporre comunicativamente via telefono o Chat attraverso il servizio clienti i propri diritti.

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