Truffa al Bancomat, persi 11 mila euro: ecco come difendersi

Ovunque sia presente del denaro, banalmente è possibile “incontrare” un raggiro, condizione che spesso ha portato le varie entità bancarie a prendere provvedimenti con nuove norme e metodologie di sicurezza ad esempio con telecamere ed avvisi specifici nei confronti degli ATM che naturalmente sono gli obiettivi principali sia fisicamente che concettualmente. Tra le varie forme di truffa allo sportello Bancomat figurano ovviamente quelle che fanno ricorso a metodologie anche apparentemente difficili da riconoscere, ed una molto recente ha portato al furto di diverse migliaia di euro.

E’ importante ovviamente diffidare e responsabilizzarsi quando ci troviamo nei pressi di uno sportello, condizione però non sempre facile da attuare, specie da parte di personalità magari meno smaliziate, come gli anziani.

Quali sono le metodologie di truffa più diffuse e comuni? Proviamo a scoprirlo insieme.

Truffa al Bancomat, persi 11 mila euro: ecco come difendersi

Bancomat-truffa

Lo scopo è quasi sempre quello legato a “mettere le mani” sui dati personali ma anche fisicamente sul denaro contante che viene prelevato, naturalmente oggi la principale forma di operazione che viene scelta per i vari ATM. Tra le forme più comuni, che inevitabilmente sono efficaci  nei confronti degli anziani figura anche molto di recente quella del finto operatore bancario, magari una persona dall’aspetto distinto e vestita in modo formale che magari vedendo la vittima in difficoltà nel prelevare, si offre in modo apparentemente altruistico di aiutare ad esempio ad inserire il PIN. Proprio a Roma, un episodio recente che è costato ad una anziana signora un ammontare di denaro pari a 11 mila euro.

Semplicemente colui che si era finto disinteressato ha “simulato” un malfunzionamento dello sportello parlando di carta bloccata, quando era stata invece abilmente mascherata dal suddetto. Anche se la donna aveva poi denunciato il tutto, l’importo era stato nel frattempo rubato dall’individuo.

Altri metodi meno diretti ma comunque molto pericolosi sono quelli che sono portati alla manomissione dello sportello, attraverso il fenomeno del cash trapping ossia l’intrappolamento concepito di proposito ovviamente attraverso una manomissione anche molto semplice che simula anche in questo caso un malfunzionamento: il denaro infatti prelevato può non uscire dalla fessura, questo avviene generalmente a causa della presenza di una molletta o un altro oggetto di fattura metallica posta proprio per non far uscire il denaro.

Questo viene percepito da molti come una forma di problema tecnico e molti si allontanano dall’ATM, quando in realtà il denaro risulta essere stato emesso ma “bloccato” dal raggiro. Se questo accade non bisogna abbandonare il luogo prima di aver segnalato il tutto presso la banca così da bloccare il conto.

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