Bari in Jazz, la musica torna nel capoluogo

Anche per l’estate 2018 torna Bari in jazz, lo spettacolare evento che riempirà le piazze baresi con la meraviglia della musica. Il festival di musica jazz quest’anno sarà dedicato alle figure femminili e il cartellone annuncia le date che si succederanno in ben 12 piazze del capoluogo pugliese e della provincia.

Due saranno i concerti fuori regione nella città di Matera, capitale italiana della cultura 2019, che si terranno il 15 giugno ed il 22 agosto, e tantissimi gli artisti che parteciperanno all’evento. Al Bari in Jazz saranno presenti artisti come Noa, Fiorella Mannoia, Rosalia de Souza, che daranno lustro a questa 14esima edizione. A presentare nei giorni scorsi il festival è stata Loredana Capone, assessore all’industria turistica culturale della regione Puglia, insieme a Koblan Amissah, direttore organizzativo di Bari in Jazz e il coproduttore del Nosy be jazz festival del Madagascar.

Bari in Jazz festival di grande impronta culturale

Saranno presenti al festival Bari in Jazz anche Anne Paceo, la celebre artista francese, il gruppo americano Tank & The Bangas, Tricia Evy, Fil Rouge Quintetto, Chiara Civello e Melissa Laveaux, per uno spettacolo tutto al femminile che si snoderà in tutte le piazze del capoluogo. Il festival si sta espandendo e sta dimostrando di avere una forte voglia di crescere e anche un grande dinamismo di tipo culturale.

Ad annunciare il festival c’è stata a Polignano un’anteprima in collaborazione con la rassegna culturale e letteraria “Il Libro Possibile” che si è tenuta l’8 giugno. Si è trattato di un incontro concerto e la presentazione del libro di Giovanni Allevi, intitolato “Equilibrio della lucertola”, sulla terrazza del museo dedicato a Pino Pascali. Invece, grazie alla collaborazione con il Nosy be festival è nato il progetto intitolato “Malagasy connection” che darà origine ad un concerto che si terrà il 15 giugno sul sagrato della cattedrale di Monopoli. Al concerto prenderanno parte Nabil Bey e Gianni Lenoci e i musicisti Josia Rakotondravohitra e Tsanta Randriamihajsoa.