Fasano, l’arte di Michelangelo raccontata da Vittorio Sgarbi

Il 22 Marzo Vittorio Sgarbi salirà sul palcoscenico del Teatro Kennedy di Fasano per raccontare l’arte di Michelangelo Buonarroti, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. In veste di critico, Vittorio Sgarbi presenterà l’arte di Michelangelo come nessuno ha mai fatto prima d’ora, con grande intensità e passione, mettendo a nudo l’anima di questo celebre personaggio.

Il critico accompagnerà il pubblico in un viaggio emozionante e suggestivo, in cui le musiche evocheranno sensazioni vibranti. Le musiche saranno composte ed interpretate dal vivo da Valentino Corvino (violino, viola, oud, elettronica) e le immagini delle opere saranno rese vive dal visual artist Tommaso Arosio: in questo contesto il racconto del critico d’arte ricostruirà con grande enfasi un periodo unico nell’arte a cavallo del Cinquecento, che ha visto il clou del Rinascimento e la nascita del Manierismo e del Barocco.

Vittorio Sgarbi racconterà un artista unico e poliedrico

Il racconto di Vittorio Sgarbi verterà sulla vita e su tutto quello che ha caratterizzato questo artista. Scultore, pittore, architetto e poeta, il Buonarroti rappresenta in pieno la bellezza dell’arte occidentale e i suoi capolavori non hanno limiti di tempo e di spazio, sono praticamente intramontabili. Sul palcoscenico, durante lo spettacolo, scorreranno le immagini delle sue opere, a cominciare da quella più famosa, la Pietà, che scolpì quando aveva ventiquattro anni.

Poi sarà la volta del David e Sgarbi riprenderà la parabola della vita di Michelangelo, passando per il Mosè e il Giudizio Universale, concludendo l’evento con i suoi ultimi lavori, che dimostrano un linguaggio più contemporaneo e rivelano come l’artista abbia largamente anticipato i tempi. Grande oratore e critico d’arte, Sgarbi con questo spettacolo Sgarbi riesce nell’intento di avvicinare gli italiani alle opere e agli artisti che hanno reso l’Italia famosa in tutto il mondo. Una buona occasione per ricordare agli italiani come l’IItalia possegga un patrimonio artistico inestimabile che molto spesso gli italiani dimenticano di avere.