I fuochi d’artificio conclusivi della Festa di Sant’Oronzo si faranno

La tragedia di Genova ha scosso tutti, anche i politici locali di Lecce, che hanno chiesto al sindaco l’annullamento dei fuochi d’artificio che avrebbero dovuto illuminare la serata conclusiva della festa patronale della città, la festa di Sant’Oronzo. Tutto ciò in memoria delle vittime del crollo del ponte del capoluogo ligure.

Il sindaco Carlo Salvemini ha replicato alle numerose richieste di annullamento, comunicando che non vi sarebbe stato alcun annullamento dello spettacolo pirotecnico. Tra i politici locali ad aver chiesto l’annullamento vi sono il consigliere di minoranza ed ex assessore al Bilancio, Attilio Monosi, che ha inoltrato al sindaco una mail, dopo averlo sollecitato su Facebook ad eliminare i fuochi dal programma.

Il sindaco ha spiegato i motivi della sua decisione sui social: “Apprezzo lo spirito della sua richiesta di annullamento dello spettacolo pirotecnico del 26 agosto. Ma, con Genova nel cuore, credo sia importante anche andare avanti come comunità, vivendo pienamente la tre giorni dedicata ai santi patroni, consapevoli che Lecce, così come tutto i Comuni d’Italia che hanno già aderito alla giornata di lutto nazionale il 18 agosto, è una città solidale, aperta, sensibile”.

“Sabato 18 agosto il Comune di Lecce ha partecipato alla giornata di lutto nazionale – ha scritto Salvemini -. In maniera composta la comunità leccese ha commemorato quanti hanno perso la vita osservando, su mio invito, un minuto di silenzio alle ore 11.30, annullando la trasmissione del tradizionale brano di Tito Schipa alle 12 in piazza Sant’Oronzo, chiedendo agli organizzatori di manifestazioni in città di dedicare un minuto di silenzio prima dell’inizio di ogni attività. Già dal giorno dopo la tragedia le bandiere sono state esposte a mezz’asta su Palazzo Carafa. Con questi gesti simbolici, conseguenti alla dichiarazione del lutto nazionale da parte del Governo, la nostra comunità si è sentita parte, nel contesto del cordoglio nazionale, di un momento di commozione che ha coinvolto tutti indistintamente”.

“In tutte le sue componenti, è un momento al quale assegniamo l’indispensabile funzione di rinsaldare i legami tra i cittadini. I tradizionali fuochi d’artificio saranno il momento conclusivo di uno dei tre giorni di festa che prevede un ricco programma condiviso con la Curia e comunicato alla città pochi insieme a sua eccellenza Michele Seccia. Comprende celebrazioni religiose, spettacoli musicali, fiere, Luna Park, momenti di riflessione alternati a momenti ludici. La nostra comunità ha bisogno di questi giorni per riscoprirsi unita attorno a una tradizione che abbiamo voluto quest’anno riscoprire appieno”.