Navigare elettrico si può, se ne è parlato al Salone Nautico di Puglia

La tematica “Propulsione Nautica Sostenibile: fuel cell, elettrico e soluzioni ibride. La Puglia come polo di eccellenza per lo sviluppo e la produzione”è stato il fulcro del Salone Nautico di Puglia che si è tenuto al porto turistico Marina di Brindisi fino a domenica 17 ottobre. L’incontro è stato organizzato da Assonautica Terre di Brindisi e si è svolto ell’area convegni SNIM – Porto Turistico Marina di Brindisi. Al convegno hanno preso parte il presidente Assonautica Terre di Brindisi e vice presidente vicario Confindustria Brindisi Giuseppe Danese, il presidente Cetma Francesco Saponaro, il capo dipartimento Unisalento Antonio Ficarella, il Ceo di Labruna srl Massimo Labruna e il responsabile Puglia Ora Zero Calogero Casilli.

Si parla del navigare elettrico al Salone Nautico Puglia

Al Salone Nautico di Puglia si è parlato del navigare elettrico, cosa che ha dimostrato come anche al sud qualcosa si sta muovendo. La tendenza della visione di nautica sostenibile è divenuta sempre più necessaria e se la regione Puglia vuole crescere anche dal punto di vista turistico, deve far diventare la navigazione elettrica una priorità. A parlare di propulsione green è stato Massimo Labruna, che ha cominciato dai rappresentanti dalle aziende pugliesi. Responsabile della blue economy in Confindustria Bari, Labruna ha detto che la Puglia sulla mobilità nautica elettrica può avere un grande ruolo, ma deve essere convinta profondamente a prendere la strada della nautica sostenibile.

La Puglia deve credere nella propulsione green

Massimo Labruna ha detto che per rispettare veramente l’ambiente non è possibile farlo con i pacchi batteria, ma occorre produrre idrogeno da fonti energetiche rinnovabili. Oltre che proseguire su questa strada, occorre anche creare e-porti pugliesi in cui viene prodotta energia di ricarica da rinnovabili, allo stesso modo delle boe che sfruttano la forza cinetica del moto ondoso per produrre energia elettrica. A tutto ciò si somma l’occupazione, che aumenta in modo considerevole. Per Fincantieri la Fabbrica Isotta Fraschini di Bari è polo strategico per l’idrogeno.