Il papa in visita a Bari con i patriarchi ortodossi per la preghiera al Medio Oriente

E’ presso Bari che il papa ha organizzato l’incontro di oggi con tutti quanti i patriarchi ortodossi per promulgare l’appello di pace in medio oriente. La scelta è ricaduta ab origine sul capoluogo pugliese perchè Bari è considerata come una sorta di porta d’accesso tra l’occidente e l’oriente. Il punto d’incontro tra questi mondi tanto differenti è il luogo perfetto per cercare il dialogo e far valere la propria voce.

“Basta occupazioni di terre che lacerano i popoli” – “Basta ai tornaconti di pochi sulla pelle di molti – ha detto ancora il Santo Padre nel suo appello per costruire la pace in Medio Oriente -. Basta alle occupazioni di terre che lacerano i popoli! Basta al prevalere delle verità di parte sulle speranze della gente! Basta usare il Medio Oriente per profitti estranei al Medio Oriente!”. E ancora: “La guerra è la piaga che tragicamente assale quest’amata regione. Ne è vittima soprattutto la povera gente. Pensiamo alla martoriata Siria. La guerra è figlia del potere e della povertà”.

L’appello contro la guerra- “Preghiamo” per la pace che i “potenti in terra non sono ancora riusciti a trovare”, ha poi detto. “Sia pace: è il grido dei tanti Abele di oggi che sale al trono di Dio. Per loro non possiamo più permetterci, in Medio Oriente come ovunque nel mondo, di dire: Sono forse io il custode di mio fratello?. L’indifferenza uccide, e noi vogliamo essere voce che contrasta l’omicidio dell’indifferenza. Vogliamo dare voce a chi non ha voce, a chi può solo inghiottire lacrime, perché il Medio Oriente oggi piange, soffre e tace, mentre altri lo calpestano in cerca di potere e ricchezze”.

Il papa ha continuato – Una preghiera per la pace a Gerusalemme: “Imploriamolo in modo particolare per Gerusalemme, città santa amata da Dio e ferita dagli uomini, sulla quale ancora il Signore piange: Su te sia pace!” è stata l’invocazione del Pontefice che ha pregato per la pace anche “per i fratelli che soffrono e per gli amici di ogni popolo e credo”.