Taranto istituisce nuovi rapporti commerciali con la Cina

TARANTO – Sono grande motivo di vanto i programmi scientifici del Politecnico e dell’Università di Bari e le proposte di investimento in Puglia presentati a Shenzhen in occasione della missione della delegazione imprenditoriale e istituzionale della Regione Puglia. Lo scopo è quello di presentare i progetti di migliore qualità in un periodo particolarmente importante, poichè vicino al progetto della via della seta.

Vogliamo rafforzare un legame che già esiste in particolare con l’area di Taranto“, ha affermato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Cosimo Borraccino. “Il porto di Taranto già gemellato con quello di Shenzhen, dovrà essere interessato al progetto della Via della Seta come primo punto di affaccio sul Mediterraneo e collegamento importante per le comunicazioni con l’Asia“.

L’assessore ha voluto ribadire che la Regione Puglia crede nelle azioni di mercato all’estero. Per questa ragione mette a disposizione delle aziende e delle start up pugliesi degli aiuti dei fondi per la loro crescita, naturalmente riservati anche agli imprenditori stranieri purché investano in Puglia. Questi investimenti sono sicuramente un motivo di grande vanto per la regione, che cerca di implementare la sua influenza e il valore intrinseco del proprio territorio. “Oggi – ha detto Borraccino – grazie agli strumenti di agevolazione messi in campo dalla Regione, in Puglia si stanno realizzando investimenti esteri per quasi 500 milioni di euro, più della metà del valore complessivo dei progetti realizzati con l’incentivo dei Contratti di Programma regionali. L’auspicio comune con gli operatori cinesi è di finalizzare accordi per settori tematici in modo da avere aziende cinesi che investano in Puglia e aziende pugliesi che possano affacciarsi a Shenzhen per approcciarsi al mercato cinese“.

Inoltre, si sono svolte visite anche nel dipartimento di robotica, dove i nostri studiosi hanno avuto modo di presentare le nuove idee sotto il profilo scientifico. Queste proposte sono state molto apprezzate dai delegati cinesi. Soprattutto il progetto di Luisa Torsi dell’Università di Bari che ha illustrato la tecnologia SiMoT (Single-Molecule with a Transistor).