Taranto: Il Rotary International con La salute materna e infantile e la pace

Il Rotary international fa tappa nella città pugliese di Taranto, dopo essere stato a Vancouver, Beirut, Coventry e Sidney. Si tratta dell’organizzazione animata da oltre un milione di persone impegnate nel promuovere progetti volti a risolvere i problemi più pressanti del mondo: dall’alfabetizzazione alla pace, dall’acqua alla salute.

L’appuntamento italiano dell’organizzazione avrà come obiettivo quello di affrontare “La salute materna e infantile e la pace”. A selezionare questo particolare tema è stato il Presidente Internazionale del Rotary, l’australiano Ian Riseley, che sarà presente nella città di Taranto, nel cuore del Mediterraneo. Una scelta peculiare quella di Rotary, che affronterà un tema così drammatico proprio in una città bagnata dal mare, segnato dagli imponenti flussi migratori e dagli echi di guerra nella vicina Siria.

L’incontro avverrà il 27 e il 28 aprile presso il Teatro Orfeo di Taranto, dove quasi 1.000 persone tra scienziati, esponenti religiosi e delle istituzioni, leader delle comunità e giovani di tutto il mondo si incontreranno.

“Durante la Conferenza – anticipa il presidente del comitato organizzatore dell’evento Giovanni Lanzillotti, Governatore del Distretto 2120 (Puglia e Basilicata) del Rotary – guarderemo certamente ai processi migratori, anche nei riflessi antropologici, culturali e psicologici e nelle loro incidenze di lungo periodo all’interno delle società coinvolte; questo senza mai perdere di vista la concretezza delle azioni possibili da subito, per esempio nel campo della medicina, dell’emergenza e dell’accoglienza. Soprattutto si guarderà alla tutela dei minori non accompagnati, pregiudiziale a ogni processo di integrazione che, a mio avviso, resta un campo aperto anche all’assunzione di responsabilità dirette da parte del Rotary”.

Un evento da non perdere quello che si terrà domani e dopodomani nella location d’eccezione della città pugliese di Taranto. Un incontro per sensibilizzare i presenti e per parlare di soluzioni reali, relative al dramma vissuto dai migranti di quest’epoca e dalle popolazioni segnate dalla guerra in Medio Oriente.