Monopoli, 90 opere di Joan Mirò in mostra al castello Carlo V

Saranno in mostra a Monopoli dal 24 marzo al 15 luglio le stupefacenti opere di Joan Mirò. La mostra si terrà al castello Carlo V e le opere si presteranno a decorare le pareti dell’edificio: si tratta di 90 opere, ovvero 4 serie complete di creazioni del pittore surrealista che decoreranno l’edificio e saranno a disposizione per essere ammirate dal pubblico.

L’evento è stato organizzato grazie agli sforzi della società Sistema Museo che ha collaborato insieme al Comune di Monopoli. Joan Mirò rappresenta in pieno l’arte vissuta come versatilità e curiosità, la capacità incredibile di rinnovarsi costantemente in vista di una visione del mondo in continua evoluzione. La mostra sarà titolata “Joan Mirò – Opere Grafiche 1948 – 1974” e sarà inaugurata venerdì 23 marzo alle 18:00 presso il Castello Carlo V con la presentazione di Andrea Pontalti.

Joan Mirò artista surrealista

Le opere esposte comprenderanno le serie complete Parler Seul (1948-50), Ubu Roi (1966), Le Lézard aux Plumes d’Or (1971) e Les Pénalités de l’Enfer ou les Nouvelles-Hebrides (1974). Pittore, scultore e ceramista del XX secolo, Joan Mirò è stato uno degli artisti di punta della cultura spagnola.

Nato a Barcellona nel 1893, inizialmente si interessa di economia per far piacere alla famiglia, ma a 18 anni, in seguito a un esaurimento nervoso e al forte desiderio di libertà, cambia vita e si dedica alla produzione artistica. A 27 anni a Parigi conosce Picasso e comincia a frequentare il circolo Dada. Fervente sostenitore del surrealismo, nei suoi dipinti rappresenta la realtà solo al punto di arrivo per un qualcosa di più lontano, onirico e allucinato.

Le forme essenziali dominano ogni passaggio dei suoi quadri e fanno concentrare l’attenzione su ciò che è veramente essenziale, escludendo il superfluo. La mostra al castello di Monopoli consentirà agli spettatori di ammirare lo spettacolo fantastico del sogno e dell’inconsistenza dello spirito, della profonda libertà dell’anima che oltrepassa i limiti della tela bianca fino ad arrivare al cuore.