Ori di Taranto, il tesoro che lega la Puglia alla Magna Grecia

Ori di Taranto, un valore inestimabile che attraversa i secoli, partecipando alla storia di popoli e terre. Sono la testimonianza della ricchezza della Magna Grecia ma soprattutto dell’incredibile abilità degli artigiani delle polis greche di lavorare i materiali per dare vita ad oggetti preziosi che sembrano avere un’anima.

Tesori custoditi dalle nonne in un cassetto, avvolti tra i panni per cercare di preservarli ed evitare che si danneggino nel tempo perchè un giorno saranno proprio loro i protagonisti di una nuova pagina di storia.

Ori di Taranto padroneggiano alle mostre ed all’Expo

Gli Ori di Taranto sono esposti nel museo nazionale archeologico di Taranto proprio nella sezione MArTA dedicata all’arte orafa e sono anche stati i protagonisti di varie mostre come quella internazionale degli anni 80 che rapì il mondo intero partendo dall’incredibile attenzione del pubblico di Milano, per poi procedere verso il pubblico di Amburgo, di Parigi ed infine di Tokyo. Proprio in quest’ultima circostanza secondo vari racconti sembrerebbe essere scomparso un orecchino in oro anche se questa storia rimane ad oggi un mistero.

La caratteristica più importante, che và all’occhio e che dà agli oggetti preziosi la raffinatezza ed il pregio è proprio la tecnica di lavorazione, a partire dalla martellatura fino ad arrivare alla filigrana ed alla granulazione. Si tratta di anelli, bracciali, collane ed addirittura corone dove non può che spiccare il diadema in oro con diamanti puri. Per quanto riguarda il diadema è un gioiello che veniva inserito nei corredi funerari, mentre gli orecchini erano a testa di leone e la teca con lo schiaccianoci erano in argento a conchiglia.

Le varie collezioni fanno invidia a tutto il mondo, la più grande ricchezza che lega la Puglia alla Magna Grecia si trova proprio a Taranto, la nipotina della Regione che oggi ha modo di custodire un tesoro dal valore inestimabile. Inoltre sono stati esposti all’Expo del 2010 a Shangai, con 80 gioielli appartenenti tutti alla stessa collezione, mentre durante l’Expo in Italia nel 2015 solamente in 5 vennero esposti.