La nuova Taranto riparte dagli odierni progetti del CIS

TARANTO – Il sindaco Rinaldo Melucci ha rilasciato la dichiarazione in cui fa il punto della situazione per la Taranto del domani.

Dei progetti approvati, dei milioni appostati, persino delle nuove proposte tecniche si è discusso abbastanza nelle ultime ore, oggi proviamo ad allargare lo sguardo.
Per portare a casa risultati concreti per Taranto io collaboro con chiunque, agevolo ogni tipo di processo, penso e agisco da amministratore innamorato della propria comunità, come dovrebbe essere normale per un’istituzione di un luogo civile.
Per questo, pur riconoscendo l’intuizione positiva dei governi precedenti, è qui ed oggi che sono impegnato a far progredire il tavolo del CIS.
E come già evidenziato proprio dalla vostra testata, se c’è un soggetto che più di altri ha consentito praticamente quel progresso, se c’è un ente che sta governando e non subendo processi, istruttorie, finanziamenti e vision complessiva, quello è il Comune di Taranto.
Se si tralascia il valore economico assoluto, in termini relativi quasi l’80% delle schede progettuali presentate finora porta il logo del Comune di Taranto.
Certo, si obietterà che è il suo proprio ruolo, ma ricordiamo per un momento quanto siamo stati sussidiari ed ininfluenti su quel tavolo fino a due anni fa, ricordiamo quanti commissariamenti più o meno formali si sono visti in riva allo Ionio, e allora realizzeremo quanto oggi siamo tornati artefici del nostro destino, nonostante tutte le difficoltà di contesto.
Dettiamo l’agenda e le priorità, imponiamo i nostri piani, li accordiamo alle politiche regionali e governative, con i nostri uffici tecnici, a dispetto di una ancora risicata pianta organica, stiamo in certi casi fornendo le buone pratiche ad altri soggetti previsti nel contratto.
Che questi risultati ci siano riconosciuti da tutti i ministri convenuti in Prefettura lunedì scorso è motivo di grande orgoglio. Ma non personale, è semmai l’emozione di vedere quanta ammirazione si provi finalmente per Taranto, quanto gli altri abbiano modificato il loro atteggiamento nei confronti della città, delle sue energie e dei suoi sforzi.
Tuttavia, come ho avuto modo di evidenziare al Vicepremier Di Maio, quel tavolo sembra progredire dal punto di vista operativo e della performance dei vari nuclei tecnici, ma ha perduto un po’ di quella vocazione all’indirizzo politico e strategico con la quale era stato concepito. Forse perché nessuno lo dice e si fa finta di non percepirlo, ma quel contenitore istituzionale e la sua dotazione hanno già i giorni contati.
E siccome a noi piace anticipare le mosse sulla scacchiera e tracciare la strada, ci siamo messi a costruire qualcos’altro, anche nei giorni dei più rilevanti risultati del CIS. È infatti ormai noto che, compiendo una impegnativa e coerente sintesi del vigente programma dell’Amministrazione comunale, dei tanti piani locali varati in questi primi due anni di mandato (urbanistica, mobilità, coste, barriere architettoniche, commercio, ecc.), del redigendo Piano Strategico di Taranto curato insieme alla Regione Puglia, dell’idea di riconversione economica di cui questo Governo si fa oggi relatore al tavolo del CIS, persino dei 17 obiettivi dell’ONU per il millennio, questa Amministrazione sta dando forma tangibile alla Taranto che sarà. Ne torneremo presto a parlare e sarà un viaggio importante, da compiere tutti insieme. Non volevamo solo governare Taranto, volevamo cambiarla per i nostri giovani.
Rinaldo Melucci (sindaco di Taranto)