Taranto continua sul binario di congiunzione con la Basilicata

TARANTO – In questo periodo, la cittadina ionica sta crescendo in maniera sana e forte. La questione è saltata all’occhio delle entità limitrofe, soprattutto alla regione della Basilicata, che vede nei rapporti con la cittadina di Taranto, una condivisione più che opportuna. Il comitato referendario “Taranto Futura” si è fatto sentire in questi giorni proprio per dare la possibilità ai cittadini di esprime il loro parere sull’importante questione. A riprova dell’interesse suscitato dalla faccenda, le 15.700 firme consegnate segretario generale della Provincia di Taranto, Lucia D’Arcangelo, che si prepara a verificarne la validità politica.

Il momento della consegna delle firme a Taranto è stato presidiato dalla delegazione lucana capeggiata dal prof. Gaetano Fierro, sindaco di Potenza e consigliere regionale, in compagnia di altri consiglieri regionali e comunali. Le validità del processo non dovrebbe ricevere intoppi, dato che si tratta, come precisato dal presidente del comitato referendario, l’avv. Nicola Russo «di firme già effettive poiché supportate dai certificati elettorali».

«Pieno funzionamento del Porto di Taranto e Aeroporto di Grottaglie (aperto ai voli passeggeri) in, dato che il territorio lucano è privo di un Porto (per i fondali bassi) e non ha aeroporto; creazione di Taranto città metropolitana (con tutti i benefici finanziari, commerciali e turistici del caso, e con la creazione dell’area metropolitana nel corridoio ionico-lucano, comprendente Bernalda, Metaponto, Pisticci, Montalbano, Policoro, Nova Siri. Potenza e Matera non hanno i requisiti demografici; Università autonoma; sanità migliore, gestita su tre province (Taranto ,Potenza e Matera) e non su 6, come adesso in Puglia. Aprirebbero gli Ospedali di Massafra e Grottaglie; addizionale regionale Irpef migliore fino a 55.000 ovvero 1,23 euro (in Puglia l’addizionale, per tale scaglione, ammonta ad 1,73 euro; con l’aggregazione dei 15 Comuni del Cilento nella nuova regione lucana (la proposta prevede il nome di “Grande lucana-Taras”), si avrebbero due sbocchi turistici e commerciali a mare (Mar Tirreno e Mar Ionio), con il Porto di Taranto al centro del Mediterraneo».