Bari: si torna al teatro grazie al lavoro di Cardin “Dorian Gray”

Presso il teatro Pietruzzelli di Bari avverrà la messa in scena del dramma, nel corso delle giornate del 22 e del 23 giugno. L’opera è stata presentata dal nipote di Cardin, Rodrigo Basilicati che, grazie alla collaborazione con l’autore Daniele Martini e  con l’interprete Federico Marignetti, insieme con l’assessore al Comune di Bari Carla Palone, sono riusciti nel loro intento.

“Una ventina di anni fa venimmo con mio zio a Bari per un incontro sulla moda – ha commentato Basilicati – e riuscimmo a visitare solo il Petruzzelli che all’epoca era un cantiere. Mio zio fu affascinato dalla struttura che gli ricordava l’Opera Garnier di Parigi e si ripromise di portarvi un suo spettacolo. E eccoci qui”.

“In un primo momento – ha continuato Daniele Martini – avevo pensato ad un balletto classico, poi ho scelto il teatro musicale e, per l’universalità del romanzo di Wilde, ho condensato tutti i personaggi in uno solo che è in scena (come se si guardasse allo specchio) con la sua solitudine e interloquisce con un mimo, metaforicamente l’anima, che sottolinea maggiormente il suo stato d’animo. Volevo far arrivare al pubblico l’angoscia, il senso di solitudine a cui conducono la rincorsa della bellezza e l’individualismo esasperato”.

Dorian Gray per me è una sfida – ha aggiunto Federico Marignetti – un’ora e trenta sempre in scena senza una sosta sono una bella opportunità di crescita”. “Sapere che Cardin a oltre 90 anni sta costruendo un teatro – ha commentato Carla Palone – mi dà speranza per la vita dello spettacolo e mi conferma come sia necessario investire nella cultura. Bari è sempre pronta ad accogliere bellezza e nuove esperienze”.

“Nel corso della mia carriera ho sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani talenti, dando loro la possibilità di lavorare nei miei spazi culturali, e ho investito tutti i miei guadagni nell’arte producendo 600 spettacoli”: dichiara Pierre Cardin, mentre si dedica, nonostante la veneranda età di 96 anni, alla costruzione di un teatro a Parigi nel quale si possano presentare i suoi lavori più importanti, tra cui una versione del “Dorian Gray”.