La visita ai lavori del teatro Margherita di Bari da parte del sindaco Decaro

Presso la città di Bari, numerosi sono i centri culturali simbolo della città. Tra questi, il teatro Margherita è uno dei più importanti. Recentemente, il sindaco Antonio Decaro, con gli assessori alle Culture, Silvio Maselli e ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, e dal presidente della commissione consiliare Cultura e Sport Giuseppe Cascella, si è recato all’interno del cantiere del teatro, per supervisionare lo svolgimento dei lavori.

Quello che è stato comunicato dal sopralluogo ha indicato la realizzazione di un grande progetto che è in fase di terminazione. Il teatro ha aperto alcune delle sue sale, che potranno già essere utilizzate per le conferenze o le mostre culturali proposte. La parte chiusa del teatro è quello che dovrà tenersi invece all’interno dell’ex mercato del pesce, che dalla primavera del 2019 sarà completamente utilizzabile.

“Questo è un risultato importante per la città di Bari – commenta Antonio Decaro -. In questi anni siamo riusciti ad ottenere l’immobile, a presentare un progetto di riqualificazione, ad ottenere il finanziamento necessario e ad iniziare le opere, un percorso per niente facile, soprattutto quando si tratta di operazioni di restauro complesse come in questo caso. In questa vicenda dobbiamo ringraziare sicuramente la Regione Puglia che ha sostenuto questa nostra scelta e che ha avuto fiducia nelle potenzialità di Bari e del suo futuro Polo delle arti e del contemporaneo”.

“Il sogno di restituite alla città di Bari la bellezza del teatro Margherita si appresta diventare realtà – prosegue l’assessore Silvio Maselli – con l’apertura di questo primo lotto sarà possibile già organizzare mostre di arte contemporanea e performance musicali. Continuano invece i lavori all’interno dell’ex Mercato del pesce, che sarà di nuovo fruibile per la primavera del 2019.  Entro l’anno prossimo Bari riavrà l’incanto di due dei suoi contenitori culturali più importanti con la funzione di attrarre turisti e cittadini nel nome dell’arte contemporanea e performativa, della musica e della cultura”.