San Giorgio Martire, protettore di Vieste

La festa di San Giorgio Martire, protettore di Vieste, cade ogni anno il 23 aprile. Per l’occasione la città omaggia il santo con eventi e festeggiamenti. Nato in Cappadocia attorno al 280 d.C. venne martirizzato nel corso dell’epoca di Diocleziano. La storia della sua vita narra che allora a Selem, l’attuale Libia, vi fosse un grande drago che con il suo alito di fuoco incuteva terrore agli abitanti. I cittadini per calmare il mostro dovevano offrirgli in sacrificio il bestiame in sacrificio. Presto però l’animale cominciò a mangiare le fanciulle, ma quando venne il momento di Silene, la figlia del re, a calmare tutti ci pensò Giorgio, un cavaliere. Giorgio chiese loro di convertirsi a Gesù Cristo.

Quando chiese la conversione

Tutti diedero la loro disponibilità e così Giorgio uccise il drago con una lancia, liberando la popolazione da quel terrore. Giorgio divenne il simbolo della vittoria del bene sul mare, e per questo i Bizantini diffusero sul Gargano il culto per San Giorgio Martire. La festa dedicata al protettore di Vieste prevede fra gli eventi la processione con la statua del martire che viene portata sulle spalle fino alla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Secondo quanto narra la tradizione pare che San Giorgio sia stato invitato da Santa Margherita a mangiare pasta e ricotta nelle chiesetta. Ecco perché in occasione dei festeggiamenti si tiene anche la sagra della frittata.

Per San Giorgio Martire la corsa dei cavalli

Durante la festa la statua di San Giorgio Martire torna in cattedrale e i cittadini si recano alla Spiaggia di Pizzomunno dove si tiene un evento molto atteso, la corsa dei cavalli. I partecipanti corrono sui loro cavalli e fra sabbia e acqua cercano di vincere. I festeggiamenti si concludono con i fuochi d’artificio, che illuminano la notte di bagliori straordinari.