Agrumi: Quelli della Puglia valgono 115 milioni di euro l’anno

Secondo Coldiretti Puglia, gli agrumi della regione Puglia sono un patrimonio da preservare, tutelare e soprattutto valorizzare. Questo anche perché valgono ben 115 milioni di euro l’anno, con una produzione di 2,6 milioni di quintali.

Si tratta perlopiù di arance, di limoni e di clementine, frutti che sono riusciti a ottenere il riconoscimento comunitario dell’IGP: sono le arance del Gargano, i limoni Femminelli del Gargano e le clementine del Golfo di Taranto.

Le città dove la produzione di questi agrumi è maggiore sono sicuramente Taranto e Foggia: le aziende che operano sul territorio tarantino sono più di mille e ricoprono il 9% del totale dell’imprenditoria agroalimentare jonica; a Foggia, invece, si producono ben 103mila quintali di arance e di limoni, nonostante la zona particolarmente disagiata, per via del dissesto idrogeologico.

La Regione Puglia ha intenzione di valorizzare tale patrimonio imprescindibile, sostenendo parte del reddito di tali aziende e attuando piani agrumicoli. “Bene gli aiuti straordinari del Ministero delle Politiche Agricole per il settore agrumicolo” – ha dichiarato il presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele. Ma c’è bisogno di un sostegno.

Già nelle prossime settimane il Ministero, infatti, vuole costruire una filiera produttiva e organizzare una promozione atta a informare i consumatori. Vanno inoltre coordinate le azioni dei produttori assieme al sostegno che le istituzioni possono mettere in campo. È previsto anche un piano annuale di riconversione, che consentirà la sostituzione e il rinnovo di alcune piante affette da virus, con quelle sane.

Sì, perché, come tutti sanno, il problema delle piante “malate” ha gravato sui consumatori, sugli imprenditori e naturalmente sulle finanze della Regione Puglia, che ha visto in passato una forte diminuzione nella produzione degli agrumi. È necessario, quindi, un costante sostegno per preservare una ricchezza incredibile, quella degli agrumeti di Puglia che valgono 115 milioni di euro l’anno e che aiutano l’economia della regione come anche quella italiana.