Barocco leccese, le migliori espressioni di questo movimento artistico

IL barocco leccese è uno dei movimenti artistici più famosi nel mondo e che trova le sue migliori espressioni non solo nella città di Lecce ma in generale in tutto il Salento. Nato nel periodo della controriforma, Il movimento artistico si proponeva di sottolineare ancor di più la dottrina religiosa e quindi letterati e artisti con le opere sostenevano il Papato. Lo stesso percorso fu seguito anche da altre monarchie europee, come la Spagna, la Francia, l’Austria e la Baviera.

Il barocco leccese esplose esattamente in pieno Rinascimento e coinvolse subito la concezione del mondo, trasformando ogni cosa. Tutto venne ispirato alla corrente artistica, dall’arte alla letteratura e tutto divenne sfarzoso e ricco. In Italia il Barocco coinvolse quindi gli ordini religiosi, la politica e la stessa economia nazionale. Uno dei maggiori esponenti nel periodo della Controriforma fu il Caravaggio, che incantò tutti con i suoi dipinti ricchi, carichi di fiori e frutta, con effetti di luce speciali, come mai si era visto prima di allora.

Numerosi agli artisti del barocco leccese

Da Gian Lorenzo Bernini, che ha decorato la Basilica di San Pietro a Roma, a Francesco Borromini e Guarino Guarini, numerosi sono stati gli artisti che hanno contribuito a rendere famoso nel mondo il barocco leccese. Le loro opere sono la testimonianza che questa corrente artistica ha lasciato un segno indelebile nella cultura occidentale.

A Lecce e in tutto il Salento la corrente ha caratterizzato l’arte e la cultura: in quel periodo Lecce divenne una città stupenda, ricca di opera meravigliose, ville, palazzi, edifici e chiese che sono stati inondati dal barocco. Anche nella città di Otranto sono sorte residenze nobiliari barocche e vennero arricchite con alcuni degli elementi che ancora oggi sono la dimostrazione di questo incantevole periodo. A Lecce gli esempi dell’arte barocca sono numerosi, a cominciare da piazza Duomo, la chiesa, il seminario ed il vescovado, tutti illuminati dalla bianca pietra leccese.