Polpette al sugo tradizione culinaria pugliese, delicate e saporite

Polpette al sugo, tradizione culinaria pugliese, misto di semplicità, delicatezza e sapori, tramandate dalle nonne della Puglia in tutto il territorio. Le polpette sono l’ideale per il pranzo o per la cena, mai come in questo caso fu appropriato dire “una tira l’altra” soprattutto nell’accoppiata polpetta e salsa di pomodoro. Il sughetto di pomodoro in cui le polpette vengono cotte, può infatti essere utilizzato per condire il primo, per una pasta davvero perfetta.

Ci sono tantissime ricette per le polpette, ma sono tutte diverse e nessuna dà lo stesso risultato delle polpettine al sugo pugliesi, il trucco risiede anche nella cottura, nell’accompagnamento,nel condimento, nella frittura, insomma il dettaglio fa la differenza. Non stiamo parlando di ricette difficoltose o che impegnano il pomeriggio o la mattinata, si prepara tutto abbastanza in fretta (massimo un’ora tra preparazione e cottura) e con pochi ingredienti tutto sommato, unica richiesta: la mano ferma.

Polpette al sugo ricetta e procedimenti

Per preparare le polpette al sugo impastare la carne tritata con del pecorino grattugiato, aggiungere circa tre cucchiai di pangrattato, le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, il sale ed il pepe. Le polpette devono essere più rotonde possibili, compatte, uniformi, poi prepararsi per la cottura, anche questa semplice e rapida. Soffriggere in olio d’oliva una cipolla tritata finemente e del basilico, una volta dorata (attenzione a non farla appassire eccessivamente), aggiungere le polpette; la cottura deve proseguire da un lato all’altro finchè non si colorano in maniera uniforme.

Nel frattempo passare al setaccio i pomodori e aggiungere alle polpette in cotture insieme al sale ed al pepe, coprire i la padella ed attendere 20, massimo 30 minuti. A quel punto, le polpette saranno cotte, morbide, succose e gustose ed il sugo potrà essere utilizzato per condire la pasta o semplicemente per fare da contorno alle polpettine, per deliziare il palato con la famosa “scarpetta”.