Accademia delle Belle Arti di Lecce e Comune, uniti per valorizzare l’arte

Il Comune di Lecce e l’Accademia di Belle Arti di Lecce hanno siglato un protocollo d’intesa, con il fine di promuovere un’azione organica e sistematica di conoscenza e valorizzazione del cospicuo patrimonio storico-artistico del territorio.

“Con il protocollo d’intesa tra Comune e Accademia si suggella una collaborazione tra due importanti istituzioni della città – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – Fare rete, mettere a valore le conoscenze e le ricchezze del territorio, definire una via di lavoro comune: sono questi i principali obiettivi che si prefigge questo protocollo attraverso il quale siamo certi di poter costruire negli anni occasioni di confronto e di crescita culturale e sociale per la città“.

“Le Accademie di Belle Arti, fin dal loro momento istitutivo, non sono mai state solo scuole ma sono state, da sempre, istituzioni culturali a tutto tondo e luogo di dibattito culturale ed artistico – dichiara Andrea Rollo, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce – Il loro patrimonio è stato ed è sempre, prima di tutto, la contemporaneità: è il farsi della loro storia e della storia del territorio, il patrimonio materiale ed immateriale dei docenti, degli studenti, degli artisti e degli intellettuali che in quello spazio hanno vissuto e vivono con le loro azioni di didattica disciplinare e di didattica pubblica, purché esse si aprano al territorio, alla città, e la coinvolgano contribuendo a cambiarla. L’Accademia di Belle Arti di Lecce, anche grazie alla firma di questo protocollo ed alla collaborazione con il Comune, è proiettata in una dimensione didattica e formativa caratterizzata dal decentramento delle attività artistiche e di ricerca, programmando la creazione di laboratori di urbanità nella delocalizzazione di momenti didattico-laboratoriali, mediante l’utilizzo di nuovi contenitori culturali ed espositivi con l’auspicio di poter così creare le condizioni per una diversa fruizione del patrimonio storico-artistico della città attraverso momenti di allestimento degli spazi storico/urbani, che tengano conto del ruolo fondamentale dell’esperienza del cittadino e della sua consapevole percezione e partecipazione nella fruizione del bene comune”.