La Biblioteca Caracciolo a Lecce è ritenuta dal Mibact di eccezionale interesse culturale

Aver considerato la Biblioteca Caracciolo di Lecce un luogo di eccezionale interesse culturale è un vero e proprio orgoglio per fra Paolo e per tutti i Frati Minori del capoluogo salentino. Di proprietà dell’Ordine dei frati minori-Provincia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria di Lecce, la biblioteca possiede una raccolta bibliografica preziosa che ha ricevuto un elogio speciale da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Nata per volere di padre Egidio De Tommaso, la biblioteca venne inaugurata il 4 ottobre 1965.

La Biblioteca Caracciolo trae il nome da fra Roberto Caracciolo

La Biblioteca Caracciolo venne ospitata al piano terra della villa di Fulgenzio della Monica e trasse il nome da fra Roberto Caracciolo, oratore francescano del secolo XV, vescovo di Aquino e di Lecce. Nella stessa villa cinquecentesca, ma al primo piano, venne collocata la Pinacoteca d’arte francescana. L’elogio fatto dal ministero, che ha considerato la biblioteca un patrimonio librario religioso di eccellenza religioso, ha riempito di gioia fra Paolo Quaranta, direttore della biblioteca, che ha condiviso con la dottoressa Elena De Martinis, la Bibliotecaria, e Paola, Manuela, Carlo, Lillino, Ugo, volontari che hanno collaborato per rendere più fruibile questo patrimonio librario.

Il Mibact ha assegnato alla Biblioteca un ruolo prestigioso

La decisione del Mibact ha assegnato alla Biblioteca Caracciolo un ruolo prestigioso nella conservazione e valorizzazione della memoria storica locale e anche oltre. Nel documento ministeriale viene specificato che il patrimonio librario è strutturato in dieci fondi, il più prezioso dei quali è quello “Antico”, costituito da 11 incunabuli. E’ possibile consultare il fondo antico grazie ad un progetto del Polo dell’Università del Salento tramite il Siba. Attualmente la Biblioteca conta 80mila volumi ed ha un ruolo centrale fra le biblioteche salentine pubbliche.