Castello di Carbonara di Bari

BARI– Situato in una posizione strategica, il Castello di Carbonara di Bari domina la stretta valle dell’Assino. Il castello viene menzionato per la prima volta nel 1192 in un privilegio con cui papa Celestino III confermava il possesso al vescovo eugubino. I primi signori del castello furono i Gabrielli di Gubbio, discendenti del conte che nel 1302 esiliò Dante Alighieri. Le fonti attestano anche che nel corso del Trecento il Comune cittadino utilizzò il fortilizio e la torre maestosa come strumento di difesa e controllo del territorio.

Origini del Castello di Carbonara incerte

Le origini del castello di Carbonara sono comunque incerte, anche se pare sia documentato che il 3 settembre del 1097, quando papa Urbano II ha presenziato alla consacrazione di una chiesa nei pressi del castello, questi viene nominato. Il Beatillo riporta anche la fonte che nel 1117 a Carbonara risultava un castello con annessi monastero e chiesa sotterranea. Le prime notizie certe sulla fortificazione risalgono invece alla metà del XIV secolo: nel 1348 vi fu una sorta di sommossa ai danni del padrone del castello.

Castello di Carbonara oggi restaurato

Dopo la partecipazione alle guerre tra ghibellini e guelfi, i Porcelli tornarono a Gubbio e il castello entrò a far parte del loro patrimonio. I Porcelli successivamente divennero conti di Carbonana, ai quali, nel 1796 con Editto di Ferdinando di Saluzzo Arcivescovo di Cartagine e Presidente dello Stato di Urbino, venne nuovamente concessa la Bandita di caccia e pesca nel fiume Assino e nella chiusa grande dei Molini di Carbonana. Dopo vari passaggi, ad oggi il castello di Carbonara è di proprietà dei Signori Daniel Bellemare e Kosta Makrisopoulos che lo hanno restaurato riportandolo agli antichi splendori.