Città d’ arte in Puglia, 10 località in provincia di Bari sono state promosse

Comincia bene il nuovo anno per la Puglia dal punto di vista turistico-artistico. Infatti, sono state promosse ben 10 città d’ arte in Puglia, tutte in provincia di Bari. L’assegnazione è stata effettuata alla fine del 2017 e adesso il prossimo passo sarà quello di promuovere le attrazioni delle località elencate. Fanno parte della lista delle città d’ arte in Puglia le località di Monopoli, Conversano, Bari, Alberobello, Bitonto, Castellana Grotte, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Polignano a Mare e Rutigliano.

A creare la lista è stato il Dipartimento del turismo, dell’economia e della cultura, con l’obiettivo di valorizzare il territorio della regione. Questo elenco viene aggiornato ogni 3 anni e solo 44 dei comuni iscritti, che sono 54, hanno corrisposto ai requisiti richiesti per l’iscrizione. I luoghi di pregio presenti nella regione sono tantissimi e molti di essi sono privilegiati per le caratteristiche naturali, storiche e monumentali: in base ad esse hanno ricevuto la certificazione per vocazione turistica ed artistica, un riconoscimento che può essere da stimolo per far pagare l’imposta di soggiorno.

Diversi i requisiti richiesti per essere inserite nella lista delle città d’ arte in Puglia

Diversi sono i requisiti richiesti per entrare a far parte della lista di città d’arte in Puglia, a cominciare dalla presenza di monumenti di particolare interesse, dalla capacità ricettiva, la presenza di musei, servizi, attività culturali e numero di visitatori che la scelgono come meta. Il parere del sindaco di Bari Antonio Decaro è chiaro: il sindaco afferma che questo riconoscimento fa parte delle iniziative concrete volte a promuovere la positività di un territorio che ha tante potenzialità.

Il territorio barese e in generale quello dell’intera regione pugliese comprende paesaggi, beni architettonici e culturali prestigiosi, che possono essere resi ancora più fruibili ai visitatori. Proprio per questo sono in corso diversi progetti per permettere ai comuni di accedere anche a fondi specifici per valorizzare e riqualificare molte aree.