Il teatro di Giovanni Gentile, socio fondatore della Compagnia Teatro Prisma di Bari

Giovanni Gentile, socio fondatore della Compagnia Teatro Prisma di Bari, ha concesso un’interessante intervista a culturalmente.it, durante la quale ha approfondito i temi riguardanti il suo teatro e il suo lavoro nel capoluogo della Puglia.

“Avessi saputo cantare, avrei sentito la stessa urgenza di raccontare le stesse cose, ma l’avrei fatto in un’altra forma, scrivendo una canzone. Il mio è un teatro che cerca di togliere gli orpelli, raccontando la storia di questo paese, oggi così sballato e malconcio. Per certi aspetti è come sbattere in faccia alla gente quello che siamo e quello che siamo stati. Come coraggiosamente ha fatto Palmina Martinelli che nella sua ultima lettera di denuncia: “mamma, e tu che fai? (quando mi insultano, quando mio cognato mi picchia, quando papà mi chiude in casa).” Palmina chiama in causa il mondo degli adulti, uno per uno. E a queste accuse di correità non puoi rispondere se non cercando di dare loro una eco nazionale, grazie al teatro.”

“Per quanto riguarda la preparazione e la scrittura, c’è un grande lavoro di ricerca e di sintesi. Per esempio, tornando a Palmina, ho fatto di tutto! Ho cercato di intrufolarmi negli archivi del Tribunale di Bari, ho rotto le scatole ai Carabinieri per farmi accompagnare dal Procuratore a chiedere permessi vari, che ovviamente mi ha negato. Per scrivere Palmina – Amara terra mia, ho davvero rischiato la denuncia. Per Chi ha paura di Aldo Moro ho passato più di quattro ore con Barbara Balzerani. Ho letto tanto, visionando ore e ore di filmati della Commissione Parlamentare.”

“Per motivi diversi, sono legato a tutti molto profondamente. L’ultimo, Denuncio tutti – Lea Garofaloin cui racconto la commistione tra Ndrangheta, politica e massoneria e il dramma assurdo di Lea Garofalo, è ovviamente per me il figlio appena nato, quello che ha bisogno di più cure, quello a cui penso quando mi sveglio la mattina. E poi la figura di Lea, è una figura così grande, che diventa quasi epica, un esempio di essere umano che mi pongo come obiettivo personale. Però Palmina – Amara terra mia è lo spettacolo che mi ha cambiato la vita.”