Le specie animali del Mar Piccolo di Taranto sopravvivono all’inquinamento

“Ci sono sempre stati” dichiarano Marco D’Errico e Fabio Millarte, rispettivamente responsabile scientifico e responsabile del WWF Taranto. “Il punto è che – commenta Marco Dadamo, direttore della palude “La Vela” – in questa stagione ne stiamo notando oggettivamente di più. Si sono create le condizioni ottimali perché i fenicotteri rosa si fermino e svernino in quest’area”. “Di recente – aggiunge D’Errico – ho contato 72 esemplari. Suppongo che andando oltre nelle settimane, possiamo contare una quota superiore a 100”.

“Il fenicottero non é a rischio di estinzione, non è una specie da conservare – aggiunge Dadamo – ma è una specie bandiera. Da questa presenza traiamo due messaggi: che il Mar Piccolo di Taranto, sul quale la palude “La Vela” si affaccia, è uno scrigno prezioso di biodiversità e che la natura, nonostante le offese che le vengono arrecate, nonostante gli assalti che dispregiano l’ambiente, fa di tutto per proteggersi, rigenerarsi e creare delle condizioni ottimali.

E quest’area si va sempre più configurando come un riferimento per l’avifauna migratoria e stanziale”. “Ma non facciamo della presenza dei fenicotteri una ragione per dire: vedete? Ci sono i fenicotteri sul Mar Piccolo, non distanti dall’ Ilva, quindi l’inquinamento non sussiste, perché non è così – riprende Millarte -. Noi come WWF continuiamo a ritenere quella fabbrica incompatibile con lo sviluppo nuovo che prefiguriamo per Taranto”.

“Stiamo lavorando per sviluppare le risorse green di cui Taranto è dotata – afferma l’assessore comunale all’Ambiente, Francesca Viggiano -. E si va verso l’istituzionalizzazione dell’ecomuseo che servirà per i laboratori didattici. L’area dell’ecomuseo comprende sia l’oasi “La Vela” che Mar Piccolo. É stata per lungo tempo sottratta alla città e adesso è una delle direttrici di sviluppo che come Comune perseguiamo rivisitando l’intero tratto costiero. Proprio “La Vela” é un’oasi dove stupirsi diviene la norma, perché accanto ai fenicotteri ci sono colonie di cavallucci marini e i cavalieri d’Italia, uccelli acquatici”.