Il consigliere del Movimento 5 stelle, Antonio Trevisi,

LECCE – “A distanza di oltre un mese dalle prime segnalazioni dei cittadini di Presicce, Salve e Acquarica del Capo, non sono stati ancora avviati i monitoraggi per capire quale sia la causa delle emissioni odorigene che si avvertono in questi Comuni e che stanno causando anche problemi di salute”.

A dichiararlo è il consigliere del Movimento 5 stelle. “L’Arpa – continua il pentastellato – non ha ancora avviato i monitoraggi per individuare la fonte delle emissioni, a causa della carenza di personale. La situazione – aggiunge – sarebbe stata diversa se fosse stato dato seguito alla nostra mozione approvata due anni fa dal Consiglio per il potenziamento dei sistemi di monitoraggio ambientale su quel territorio, invece come sempre i cittadini si trovano a dover pagare per l’inerzia della Regione”.

“Riteniamo gravissima – continua Trevisi – l’assenza in commissione della Provincia di Lecce e della società Ecolio 2, a cui avremmo voluto chiedere se sia entrata in funzione la sezione di trattamento termico dell’impianto, mediante il quale può essere trattato il nuovo rifiuto liquido con codice Cer 161001 ovvero “soluzioni acquose di scarto contenenti sostanze pericolose”.

“Vorremmo sapere – aggiunge – com’è possibile che un impianto nato per il trattamento delle acque di vegetazione, venga autorizzato nel proprio ciclo anche per il trattamento di rifiuti pericolosi, senza che questa modifica venga qualificata come “sostanziale” dalla Provincia bypassando, così, il necessario nuovo procedimento di Autorizzazione integrata ambientale. Chi ha verificato che ci fossero tutti i requisiti tecnici richiesti nel parere del Comitato regionale Via, ai fini del trattamento della nuova tipologia di rifiuti, per assicurare lo standard qualitativo di sicurezza delle emissioni?”

“Domande che – conclude – faremo alla società, che sarà nuovamente convocata in audizione, e che abbiamo posto anche all’assessore Stea in un’interrogazione depositata un mese fa e a cui attendiamo ancora una risposta”.

Non si sa ancora quali siano le cause delle emissioni. Si pensa che possano essere le modifiche recentemente autorizzate dalla Provincia, del processo di trattamento dei rifiuti liquidi dell’impianto Ecolio 2 situato in località “Spiggiano Canale”.