A Bari un’iniziativa per incentivare il ritorno del vuoto a rendere

BARI – Il consigliere comunale Giuseppe Carrieri ha promosso a Bari la Terza edizione, in collaborazione con il Chiringuito, dell’iniziativa atta a incentivare il vuoto a rendere. L’obiettivo è quello di favorire una pratica desueta che un tempo era invece più che normale: il vuoto a rendere agevolerebbe anche la raccolta differenziata, portando molte più persone a non abbandonare ovunque le bottiglie di vetro.

Si tratta di un’iniziativa molto importante per i cittadini di Bari, che hanno accolto la notizia con entusiasmo e gioia. Specialmente coloro i quali risultano ancora legati alle tradizioni sanno quanto sia importante cogliere quest’opportunità per evitare gli sprechi, diminuire la quantità di immondizia nelle nostre strade italiane e inoltre favorire lo smaltimento dei rifiuti, che in questo modo vedranno accorciato il processo di riciclo e di rimessa in circolazione.

«Anche quest’anno (e già per la terza volta) abbiamo deciso di organizzare e di finanziare (di tasca nostra) un’iniziativa dimostrativa per la promozione e per la reintroduzione a Bari del vuoto a rendere. – Ha dichiarato Carrieri – La natura ci mette infatti centinaia di anni per “smaltire” una bottiglia di plastica o di vetro dispersa nell’ambiente. Per questo continuerò sempre a chiedere, attraverso questi gesti simbolici, che il Comune di Bari sostenga i punti vendita che decidono di aderire al progetto del vuoto a rendere, riconoscendo sconti sulle tasse comunali. Ringrazio anche il Chiringuito che ha collaborato all’iniziativa e che ha visto la consegna di mille bollini adesivi del valore di 10 centesimi che, applicati su altrettante bottiglie di birra, consentiranno il recupero e il ritorno del vetro che in quella zona è troppo spesso disperso nei giardini e sul lungomare. Anche e sopratutto con le premialità si incentiva la raccolta differenziata, non solo con il terrorismo delle multe che dovrebbero accompagnare i processi di crescita di sensibilità ambientale, non sostituirli».