BARI: policlinico primo in Europa con trattamento innovativo del linfedema

Il primo trattamento di linfedema è stato eseguito al Policlinico di Bari. Si tratta di un intervento chirurgico innovativo, eseguito su un uomo di 60 anni, nell’Unità di chirurgia plastica della struttura barese. L’innovazione dell’intervento sta nel fatto che i lembi linfonodali sono stati prelevati dall’addome e non dagli arti inferiori o dalla zona ascellare per evitare complicazioni. Ad eseguire l’intervento è stato il professor Giuseppe Giudice, ma il Policlinico ha precisato che l’unico precedente di un intervento del genere è accaduto a Taiwan.

Trattamento linfedema intervento delicato

La tecnica usata dagli specialisti baresi per il trattamento del linfedema è quindi all’avanguardia. Oltre ad adoperare un doppio lembo linfonodale prelevato dall’addome, è stato eseguito un intervento video – laparoscopico per trattare il linfedema primitivo tardivo di questo paziente. Per trapiantare i lembi linfonodali è stata utilizzata la tecnica microchirurgica a livello del malleolo mediale e del cavo popliteo dell’arto inferiore. Le cicatrici sono minime sia nel donatore che nel ricevente, un dato importante che riguarda anche il successo di questo intervento.

Ma cos’è il linfedema? Si tratta di un accumulo anomalo di linfa che di solito interessa gli arti e manifesta un mal funzionamento del sistema linfatico. Quando la situazione è grave l’accumulo si trasforma in una patologia invalidante che può provocare in stadi avanzati anche un edema irreversibile oltre ad infezioni locali e ad ulcere cutanee. La scelta di utilizzare lembi intestinali elimina una delle principali complicanze legate a questo genere di intervento, ovvero l’insorgenza di un linfedema secondario che viene generato dall’alterazione del circolo linfatico.

Oltre al professor Giuseppe Giudice, ha preso parte all’intervento il resto dell’equipe composta anche dal dottore Michele Maruccia e il dottore Michele Lambo dell’unità di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica e anche dalla responsabile dell’Unità di chirurgia videoplastica, la professoressa Angela Pezzolla.