50 milioni in arrivo per la bonifica di molte aree della Puglia

La Coldiretti Puglia ha dichiarato siano in arrivo circa 50 milioni di euro stanziati per la bonifica di alcune aree della Puglia, specialmente quelle a rischio frane e alluvioni.

“Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni e a pagarne i costi, oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori”, ha detto il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, aprendo i lavori dell’incontro in Fiera su bonifica e irrigazione. “Anche il consumo del suolo è avvenuto – ha continuato il Presidente Cantele – per il 67,5% in contesti prevalentemente agricoli o naturali, depauperando pezzi di territorio e deturpando il paesaggio, oltre ad impoverire il tessuto imprenditoriale agricolo pugliese.

La pulizia di fossi e canali, la gestione di dighe e degli impianti irrigui è un’attività assolutamente indispensabile che va garantita, mettendo mani ad un’opera di bonifica e irrigazione svolta, oltre che dai due Consorzi di Bonifica del foggiano, da quello che oggi è il Consorzio del Centro – Sud, tirandolo fuori dalle sabbie mobili attraverso un piano organico pluriennale per gli interventi di manutenzione straordinaria della rete di scolo, al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito – ha concluso il Presidente Cantele – in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e che realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali”.

“La linea anticipata sia dall’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Di Gioia che dallo stesso Presidente Emiliano – ha incalzato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – di riconsegnare i consorzi di bonifica della Puglia all’autogoverno del mondo agricolo entro la fine dell’anno va attuata senza perdere tempo, perché i bruschi cambiamenti climatici continuano a fare danni immensi, stanziando risorse per fronteggiare la debitoria pregressa per 5 anni, coprendo le spese di personale che andrà riorganizzato e meglio qualificato e riavviando così le manutenzioni. Il percorso sarà compiuto con l’esclusione della presenza della cabina di regia sull’acqua di AQP, attraverso una modifica alla Legge 1 del 2017 che presenterà il Presidente della IV Commissione consiliare, Donato Pentassuglia, per evitare un aggravio dei costi a causa dell’IVA e per riaffermare la necessità dell’autogoverno delle attività consortili, dalla bonifica alla gestione dell’acqua.”