Bosco di Scoparella e Jazzo del Demonio ricco di vegetazione incontaminata

CORATO – Bosco di Scoparella e Jazzo del Demonio sono alcuni tra i luoghi del territorio pugliese sconosciuti alla massa, ma indubbiamente fantastici e affascinanti. Del tutto incontaminati, attorno ad essi circolano delle tipiche leggende che aggiungono un pizzico di fascino in più che non guasta. Bosco di Scoparella e Jazzo del Demonio si trovano nell’entroterra della provincia barese, a 12 chilometri di distanza da Ruvo di Puglia e 20 dal comune di Corato.

Bosco di Scoparella

Il Bosco di Scoparella spesso è meta di coloro che deisderano staccare dallo stress cittadino e vogliono concedersi un momento di relax. Esteso poco meno di 300 ettari, ha un sottobosco con eccellenti colture naturali in cui si alternano asparagi selvatici a erbe aromatiche e piante officinali. Peculiare nel bosco è la Grave di Scoparella, profonda trentasette metri e impercorribile.

Leggenda su Jazzo del Demonio

Al centro di un ampio spiazzo si trova una quercia secolare, attorno alla quale ruota una leggenda curiosa. Secondo la leggenda, nell’inverno del 1870, sul Bosco di Scoparella cadde una forte pioggia, così potente da costringere due pastori e i loro greggi a fermarsi presso una costruzione di fortuna che si trovava nelle vicinanze. Mentre si riscaldavano al fuoco videro i cani da guardia abbaiare con prepotenza e improvvisamente tacere. Un mendicante bussò alla porta e chiese aiuto, i due uomini lo fecero entrare, riscaldare e mangiarono con lui ciò che avevano.

Con la luce delle fiamme i due pastori si accorsero che l’uomo ai piedi aveva degli zoccoli pelosi da caprone e capirono che era il demonio, così trovarono rifugio sotto un crocifisso. Il mendicante sparì in un lampo. Il giorno dopo i pastori videro che il gregge era salvo e capirono che i cani da guardia avevano ferito il nemico, costringendolo a ritirarsi. Ecco da dove ha origine il luogo Jazzo del Demonio, situato all’interno del Bosco della Scoparella.