Brindisi, parte il taglio per le uve da spumante della Valle d’Itria

Parte il taglio delle uve da spumante a Brindisi, il top della Valle d’Itria e continua contemporaneamente il lavoro di riscoperta dei vitigni autoctoni. La vendemmia delle uve da spumante è ufficialmente iniziata il 20 agosto scorso e si potranno quindi ottenere i vini base da spumantizzare ancora adesso. Si tratta della vendemmia anticipata, attuata per conservare l’acidità naturale delle uve, elemento fondamentale per la destinazione a vino spumante o frizzante.

L’incremento notevole delle produzioni delle bollicine è arrivato dopo l’attenzione rivolta dai buyer nazionali ed internazionali che di conseguenza hanno avuto un aumento del consumo. A dichiararlo è il presidente della Cooperativa Upal di Cisternino Antonio Cardone, che ha affermato come il lavoro di riscoperta dei vitigni autoctoni viene fatto con costanza, tanto che prossimamente sarà lanciato un nuovo prodotto ottenuto dal vitigno Maresco con grandi potenzialità mostrate negli esperimento per la produzione spumantistica.

Uve da spumante di alto livello qualitativo

Inoltre, sono in corso delle sperimentazioni interne per la produzione di spumanti del metodo classico, oltre 30 etichette di prodotti Dop e Igp per soddisfare tutte le esigenze dei consumatori. Infatti, nel corso degli ultimi anni ci sono stati diversi premi e riconoscimenti sia in contesti regionali che nazionali, come il Vallevigna Minutolo Igp Valle d’Itria che ha vinto Dolce Puglia, come miglior spumante dolce, la Medaglia d’Oro vinta dal Verdeca Dop Locorotondo Almaditria al concorso internazionale Selezione del Sindaco 2017 e la Medaglia d’Argento per il Bianco d’Alessano il nell’edizione 2018 che ha ottenuto a Canelli. Al Concorso dei Vini Novelli del Meridione il Novello Igp Valle d’Itria 2018 al ha vinto un’importante menzione.

La vendemmia delle uve da spumante in corso in Valle d’Itria per quest’annata si preannuncia nella media ma di elevato livello qualitativo, il che dimostra l’eccezionale livello tecnico raggiunto dai produttori. Una soddisfazione che riempie d’orgoglio la Puglia che come sempre vanta tesori eccezionali anche nei vini.