Carota di Polignano a Mare, coltivazione speciale che ha ottenuto il presidio Slow Food

Oltre alle bellezze paesaggistiche, ci sono altre cose che rendono celebri alcune città pugliesi. La carota di Polignano a Mare, una tra le coltivazioni pregiate della città, ha ottenuto il titolo di presidio Slow Food, riconoscimento che ne attesta la qualità e le proprietà particolari, ma anche perché modello di agricoltura basato sulla tradizione e sul recupero degli antichi metodi di coltivazione.

Detta anche Carota gialla di Polignano o Carota di San Vito, la carota di Polignano a Mare viene coltivata principalmente nella frazione di San Vito, il cui territorio è ancora incontaminato. Pozzi, masserie, tratturi vecchi di secoli, muri a secco realizzati a mano, l’odore del grano e degli ulivi, sono tutte caratteristiche che contraddistinguono l’interno di Polignano e qui si coltivano, allo stesso modo di una volta, le Carote tipiche della zona, coloratissime e brillanti. I semi vengono selezionati in base alla qualità del prodotto e non come appaiono, e danno vita a carote lunghe anche venti centimetri, particolari nell’aspetto e dal gusto unico, dato dall’acqua di pozzo che irriga i campi, che dona loro un sapore fresco e sapido.

Carota di Polignano a Mare ricca di iodio

A distinguere la Carota di Polignano a Mare è una caratteristica fondamentale, ovvero il suo elevato contenuto di iodio. Consumarne 100 o 200 grammi al giorno consente di assumere il fabbisogno giornaliero di iodio raccomandato ad ogni individuo. Lo iodio è una sostanza importante degli ormoni tiroidei e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sostiene che la sua carenza dia origine alla maggior parte dei problemi più comuni.

La Carota di Polignano è prodotta con la tecnica della biofortificazione, che ne aumenta i valori nutrizionali. Ottenere il presidio Slow Food per questa coltivazione è un orgoglio e un vanto e simbolo della qualità elevata di questo cibo che è una tradizione per la città pugliese.