Cassazione: moglie omosessuale, matrimonio nullo

LECCE – La Cassazione interviene sulla sentenza di un Tribunale Ecclesiastico nel Salento.

I due erano sposati da più di 10 anni ed avevano 3 figli. La richiesta di annullamento nasce dal fatto che la donna era omosessuale. Infatti, per il Tribunale ecclesiastico regionale della Puglia e per la Corte di Appello di Lecce nel 2017, l’omosessualità della donna era una “malattia psichiatrica”.

Quindi, la Procura di Lecce aveva chiesto di annullare il procedimento per discriminazione. A questo punto, la Cassazione si è rivolta alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo.

Infine, ha deliberato che non ci fosse discriminazione. In più, secondo la Suprema Corte, la donna, non presentandosi alle udienze, sarebbe stata contumace. La Procura, però, è di diverso avviso.

“La contumacia non è univocamente indicativa del disinteresse per il risultato della controversia, e il diritto alla vita privata e familiare di Anna P., necessitano della tutela officiosa del giudice o almeno del Pg, custode dei diritti spiccatamente pubblicistici del procedimento di delibazione”.

Così ha spiegato il Pg Cerioni. Secondo la Cassazione, quindi, la donna avrebbe simulato la vita famigliare, manifestando una sofferenza. In più, la malattia le avrebbe minato il consenso.