Cavalieri Templari in Puglia, storia e testimonianze antiche da approfondire

Sicuramente la storia dei Cavalieri Templari è molto conosciuta, ma non tutti però sanno che furono presenti anche in Puglia. Il primo documento ufficiale che attesta la presenza dei Cavalieri Templari in Puglia risale al 1143 e attesta la partecipazione dei cavalieri ad una cerimonia di carattere religioso. Le testimonianze fanno pensate che nella regione si concentrassero molte Precettorie e Mansioni, ovvero le commanderie, in poche parole le sedi centrali dei cavalieri templari.

Proprio nella città di Barletta viveva il Maestro Provinciale dell’ordine, che dirigeva tutte le case templari site nel Regno di Sicilia. I Cavalieri Templari in Puglia, così anche gli altri nelle altre regioni, di solito abitavano in chiese e cattedrali, oppure costruivano luoghi dove poter alloggiare. Nell’entroterra della Puglia si trovavano masserie chiamate grancie, che appartenevano all’Ordine dei Cavalieri Templari, a cui erano annesse dette terre date spesso in affitto a contadini che vi coltivavano prodotti, ma a volte erano gli stessi templari a coltivarle.

Cavalieri Templari in Puglia, le tracce

Un ottimo rapporto ebbe con i Cavalieri Templari in Puglia Federico II di Svevia, ma il re fu poi scomunicato da papa Gregorio IX nel 1227. I templari si schierarono dalla parte del Papa e Federico II ordinò la confisca di molti beni all’ordine. Nel 1305 i cavalieri non furono accusati di blasfemia oltre che di eresia e contro di loro si scatenò l’Inquisizione, così numerosi cavalieri furono arrestati. A chiudere la storia dei templari fu la bolla Vox Clamantis emanata nel 1312.

Ad oggi in Puglia sono presenti moltissime tracce dei cavalieri templari, come ad esempio a Lecce, nella Chiesa di Santa Maria del Tempio, oppure nel Museo Archeologico Faggiano, in cui si trovano diversi simboli riconducibili ai Cavalieri del Tempio come il “Fiore della vita”. In molte chiese della Puglia, ma anche all’interno di palazzi antichi, sono presenti croci patenti, croci patriarcali Baphomet e diverse incisioni risalenti all’ordine. Sono altresì ancora misteriosi legami tra Castel del Monte, con la sua forma esagonale, a quella del Santo Graal.