Ceramiche di Grottaglie, prodotti autentici della Puglia

La cittadina vanta una tradizione lunghissima sulle ceramiche e sull’artigianato, risalenti addirittura al XVIII secolo. Fu nel cuore del centro storico che le Ceramiche di Grottaglie presero vita e da allora quest’arte viene coltivata con passione.

I visitatori che passano dalla cittadina pugliese non perdono occasione di portare per ricordo un souvenir. Un classico è “Lu pumu”, il pumo pugliese in ceramica, realizzato in forme e dimensioni diverse e che ha una funzione tradizionale visto che si trova agli angoli dei balconi nelle città del territorio. Il pumu rappresenta quindi un pezzo della tradizione ma è anche una portafortuna esclusivo, prezioso perché realizzato a mano e modellato dalla creatività del suo creatore.

La storia delle Ceramiche di Grottaglie

Affascinante è la storia delle Ceramiche di Grottaglie. L’origine delle ceramiche è data proprio dal suolo del territorio argilloso: il nome Grottaglie deriva da Cryptae Aliae e indica diverse grotte dove c’erano insediamenti rupestri risalenti al Paleolitico. I primi ad abitare queste grotte furono i monaci bizantini che li affrescarono, mentre dopo l’anno mille vi si rifugiarono gli Ebrei e vi avviarono perfino attività commerciali.

Oggi le cavità naturali sono ancora presenti e visitabili, ma nel tempo lungo la gravina si è creato un vero e proprio quartiere dove si trovano botteghe, forni di cottura, laboratori artistici di artigiani che dall’argilla del territorio ricavavano oggetti d’arte affascinanti, diventati poi fonte di sostentamento dell’economia locale. Il centro di Grottaglie ha ottenuto come riconoscimento il marchio DOC e la città è tra le 28 della ceramica italiana più importanti. Il castello Episcopio ospita il Museo della Ceramica e ad agosto ha luogo la Mostra della Ceramica. I “Bianchi di Grottaglie” oggi sono celebri in tutto il mondo per la forma pura e l’aspetto ottenuto con lo smalto bianco.