La Cipolla Rossa di Acquaviva delle Fonti, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo per la sua bontà, è un prodotto tipico pugliese che racconta la storia e le tradizioni del territorio. A testimoniare la presenza di questa cipolla nell’antichità vi è un testo del 1875 della Storia della Chiesa Palatina di Acquaviva delle Fonti che parla proprio di un terreno fertile che produce, oltre a grano, olio e anice, anche questa cipolla.
Questa testimonianza mostra la vocazione agricola del piccolo centro pugliese, il cui nome ha origine dall’acqua dolce che sgorga da una perenne falda sotterranea. La qualità dei terreni di questa splendida are della Puglia, ricchi di potassio, dà vita alla cosiddetta Cipolla Rossa di Acquaviva delle Fonti, coltivata con amore e dedizione ed esportata in tutto il mondo.
Cipolla Rossa di Acquaviva delle Fonti, prodotto coltivato con passione
Fin dati tempi antichi il bulbo della Cipolla Rossa di Acquaviva delle Fonti, si scambiava nei mercati extra-regionali ed era noto per il suo frutto dolce e ricco di bontà. Questa cipolla si distingue per la sua forma appiattita, come un grosso disco del peso di circa mezzo chilo ed ha un colore che va dal rosso carminio al violaceo, più chiaro all’interno.
La cipolla viene coltivata secondo la tradizione, in maniera naturale e la semina avviene a settembre, con la luna calante. La raccolta viene effettuata sin dai primi giorni di luglio e prosegue fino ad agosto. La caratteristica di questo prodotto, che gli conferisce tutte le particolarità che possiede, è proprio quella di essere coltivata a mano, con ridotti interventi di tipo chimico. Per questo motivo occorre molta manodopera per coltivarlo e raccoglierlo. Durante l’anno si tiene una manifestazione enogastronomica per celebrare la cipolla, chiamata: “Festa della Cipolla Rossa di Acquaviva”, che attira curiosi e appassionati ed amatori da tutta la regione e anche da molte parti d’Italia. L’occasione è buona per gustare piatti squisiti a base di cipolla accompagnati dal vino locale.