Coldiretti Puglia assicura nuove opportunità lavorative per fasce deboli

L’intervento e la collaborazione di Coldiretti Puglia ha contribuito a far approvare qualche giorno fa la legge per l’agricoltura sociale, volta alla creazione e allo sviluppo di un modello di welfare diverso ed innovativo, in grado di sostenere anche le fasce deboli. La nuova legge per l’agricoltura in questo modo diventerà vera protagonista di una serie di progetti imprenditoriali che potranno essere rivolti verso i soggetti più vulnerabili, che ogni giorno lottano con tenacia verso la mancanza di servizi adeguati o verso la loro carenza.

La Coldiretti Puglia ha cercato di appoggiare questa legge che comprende diverse iniziative che saranno organizzate all’interno di questi progetti di agricoltura sociale e che riguardano l’inserimento a livello sociale e lavorativo dei soggetti svantaggiati e dei disabili. Questa sorta di riabilitazione sociale potrà essere portata avanti e a compimento solo grazie alle risorse sia materiali che immateriali dell’agricoltura, elementi che forniranno gli spunti e le opportunità di multifunzionalità.

Legge per l’agricoltura sostenuta da Coldiretti Puglia

I progetti saranno resi possibili grazie al grande spirito innovativo e di inclusione sociale che non mancano mai di dimostrare i giovani imprenditori agricoli nella regione pugliese. Coldiretti Puglia ha tenuto un meeting nel salone della Federazione Regionale in via Amendola, a cui ha preso parte Domenico Damascelli, il primo firmatario della legge nella massima assise regionale e anche alcuni rappresentanti dell’assessorato all’Agricoltura della regione Puglia e delle associazioni e delle cooperative sociali di UeCoop che.

La loro adesione agirà a favore della creazione di questo modello di welfare e sarà un appoggio fondamentale per portarlo avanti con criterio. Nel corso dell’incontro è stato ribadito che la normativa è stata creata per favorire l’attuazione della legge quadro nazionale e promuovere l’inserimento lavorativo di soggetti con disabilità, inserendoli in progetti di riabilitazione e sostegno. In Puglia sono già circa 100 le aziende agricole che impiegano le fasce più deboli della società e dimostrano il loro impegno sociale.