Coldiretti: Ue dice sì all’Igp ” Olio di Puglia “

La Coldiretti Puglia ha annunciato che finalmente, dopo 2 anni di lavoro e concertazione, si è chiuso l’iter per la valorizzazione dell’Olio Extravergine di Oliva di Puglia. L’Ue ha detto sì all’igo “Olio di Puglia e Coldiretti ha confermato che la richiesta del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del disciplinare per l’iscrizione dell’ Olio di Puglia nell’elenco delle IGP (Indicazione Geografica Protetta) è stata approvata dall’unione europea.

Il presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, ha detto: «Stimiamo che nell’arco di 4-5 mesi l’Igp sarà approvata a livello comunitario e dalla prossima campagna avremo l’olio extravergine di oliva a Indicazione Geografica Protetta “OLIO DI PUGLIA”. Un traguardo piuttosto soddisfacente, che ha ripagato di tanta attesa e che fa vedere prospettive rosee per la regione.

Olio di Puglia, marchio ben visibile e riconoscibile

Il logo distintivo del marchio «IGP Olio di Puglia» sarà ben visibile e perfettamente riconoscibile. Infatti, il logo è stato ripreso da un’antica moneta romana che mostra il legame storico della Puglia con la coltivazione dell’olivo. A garantire la qualità dell’olio extravergine d’oliva sarà proprio il brand IGP che ne attesterà, oltre all’elevata qualità, la presenza di parametri chimico-fisici ed organolettici di valore, indispensabile per la salute grazie alla presenza di un elevato livello di polifenoli, considerati i più importanti antiossidanti naturali.

Solo con queste caratteristiche l’olio può diventare IGP e garantire che si tratti sempre di olio fresco, in quanto va imbottigliato entro l’anno di produzione e sia di provenienza regionale. Un olio con queste distinzioni è sicuramente “Made in Puglia”, che attesta l’originalità delle olive di produzione regionale e la loro trasformazione in olio, ma anche il confezionamento va effettuato a una distanza ben precisa dal luogo di produzione. La richiesta è stata approvata dall’Ue il 22 dicembre e così l’IGP è stato riconosciuto dallo Stato Membro. Poi la richiesta è stata inviata a Bruxelles.