Il Centro studi internazionale della Dieta Mediterranea nasce a Foggia

La Dieta Mediterranea è un vero e proprio bene protetto dall’Unesco, considerato patrimonio immateriale dell’umanità. Non solo aree archeologiche, valli e monumenti fanno parte, infatti, del patrimonio mondiale: vi sono anche elementi immateriali, come i canti pastorali, le pratiche mediche e, in questo caso, le diete, che vengono considerate risorsa fondamentale, da preservare e trasmettere alle generazioni future.

In tal proposito, a Foggia (Puglia), è stato sottoscritto un protocollo d’intesa che ha come fine quello di far sorgere un Centro studi internazionale della Dieta Mediterranea. D’accordo con l’iniziativa sono l’Università di Foggia, il Club Unesco per Foggia, l’ASL Foggia, l’Associazione Dieta Mediterranea Ancel Keys – Pioppi, la Camera di Commercio di Foggia, sotto il patrocinio di Regione Puglia – Assessorato alle Politiche agricole. Tuttavia, il progetto è ancora poco noto e non si esclude che in futuro, una volta promosso, possano aderire altre istituzioni nazionali e internazionali.

Il Centro studi internazionale della Dieta Mediterranea avrà come compito quello di promuovere il modello alimentare di tale regime, per mezzo di nuovi sistemi di ricerca, dell’organizzazione di convegni e incontri con il pubblico grazie all’ausilio di esperti, di moderne e innovative campagne di sensibilizzazione.

La conferenza stampa organizzata, per presentare il progetto, ha riscosso notevole successo. Ad essa hanno partecipato e sono intervenuti Milena Sinigaglia, Prorettrice dell’Università di Foggia; Floredana Arnò, presidente Club per l’Unesco di Foggia; Vito Piazzolla, direttore generale Asl Foggia; Alessandro Notaro, presidente Associazione Dieta Mediterranea Ancel Keys – Pioppi; e il presidente della Camera di Commercio Foggia, Fabio Porreca.

Durante l’incontro è stata ribadita l’importanza ricoperta dalla Dieta Mediterranea, non intesa come regime che tutti devono seguire, ma come elemento culturale facente parte del patrimonio conoscitivo. La Dieta Mediterranea deve essere intesa come una “scuola” che insegna ai propri allievi sia come nutrirsi che soprattutto il valore degli alimenti che la compongono.

Per tale ragione sarà importante coinvolgere il Centro Studi nelle attività didattiche rivolte ai bambini delle scuole elementari e ai ragazzi delle scuole medie.