Dreamliner, dalla Puglia alla velocità della luce

Due Boeing 787 Dreamliner, il cui 30% di ogni esemplare è costruito a Grottaglie, sono partiti da Nord e Centro America e a causa di eccezionali condizioni meteo hanno superato sull’Atlantico la velocità del suono a quasi 12 chilometri di altitudine. Partiti da San Francisco e da Città del Messico, i due boeing 787 Dreamliner non hanno riportato danni strutturali o problemi per i passeggeri e sono atterrati senza alcun problema a Londra Heathrow.

I due aerei, il Vs42 della Virgin Atlantic e l’Am7 della Compagnia Aeromexico possono portare a bordo in media 250 passeggeri ciascuno e avrebbero così registrato il record di infrangere la barriera del suono, in maniera imprevista e 14 anni dopo che i «Concorde» non ci sono più. Mentre gli aerei all’epoca impiegavano circa sette ore per la rotta New York-Parigi, il «Concorde» poteva compiere lo stesso tragitto in tre ore e mezza.

Il sogno dei voli supersonici però finì tre anni dopo il disastro avvenuto il 25 luglio 2000, quando un Concorde precipitò poco dopo il decollo nell’area cittadina di Gonesse. Tutti i cento passeggeri persero la vita, compresi i membri dell’equipaggio e le persone a terra.

Giganti Dreamliner costruiti con fibra al carbonio anche in Puglia

La notizia di questi due giganti Dreamliner che hanno superato la velocità del suono senza subire danni è quindi straordinaria, ma ci sono due spiegazioni in merito. Un è quella che i 787 hanno già una velocità di poco inferiore alla velocità del suono, corrispondente a 0,85 Mach, che consente quindi di superare facilmente il limite per cause esterne.

Un altro motivo è che questi aerei sono costruiti, anche nella regione Puglia, con una fibra al carbonio già messa a punto dalla Boeing per creare nuovi aerei commerciali supersonici con il «Sonic cruiser», progetto andato in fumo nel 2002. Anche la Puglia potrebbe competere dunque anche alla nuova corsa per la rinascita dei voli di linea supersonici.