Le faggete della Foresta Umbra Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco

Le faggete vetuste della Foresta Umbra entrano a far parte del Patrimonio dell’Unesco dopo un lavoro straordinario che ha visto impegnati diversi enti a sostegno di questa candidatura. L’assegnazione è avvenuta il 7 luglio a Cracovia, in Polonia, durante i lavori della 41esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale e dopo un sopralluogo effettuato dall’ispettrice cinese Lu Zhi inviata dell’Iucn, l’unione internazionale per la conservazione della natura. Il riconoscimento Unesco era già stato applicato alle aree dei Carpazi, della Slovacchia, della Germania e dell’Ucraina, ma la richiesta italiana include le foreste di Italia, Albania, Austria, Bulgaria, Belgio, Croazia, Slovenia, Romania e Spagna.

Grazie a questo riconoscimento la Puglia festeggia quindi i suoi meravigliosi faggi, alberi imponenti in grado di raggiungere anche i 45 metri e i 350 anni di età. La Foresta Umbra rappresenta uno dei simboli del parco nazionale del Gargano e la comunità è profondamente legata ad essa. Le faggete sono inoltre le prime in Italia su cui è in corso un importante monitoraggio sulla crescita degli alberi capace di quantificare aspetti fino ad ora sconosciuti del ciclo vitale del faggio nelle foreste vetuste mediterranee. L’elevata biodiversità e l’alto grado di conservazione hanno permesso di conquistare l’ambito riconoscimento.