Falò tradizionale per l’Immacolata, folclore pugliese

La festa dell’Immacolata è sempre molto sentita in Puglia e non può mancare il falò tradizionale. Nel territorio pugliese, infatti, la festa dell’Immacolata viene celebrata con falò giganteschi che danno inizio all’atmosfera natalizia.

Il falò tradizionale ha sempre il suo fascino e la sua magia ed è oramai un elemento caratteristico del territorio, appartenente al folclore che rispetta usanze e tradizioni.

Occasione di svago e divertimento per grandi e piccini, questo evento cade nella festa che celebra la concezione di Maria Vergine. Diversamente invece da quanto erroneamente si pensa, la data dell’8 dicembre non celebra il concepimento di Gesù, bensì quello di Maria, concepita anch’ella senza peccato. Secondo la chiesa, la nascita di Maria è avvenuta l’8 settembre.

Momento del falò tradizionale molto partecipato

Il falò tradizionale pugliese viene fatto la notte del 7 dicembre, alla vigilia dell’Immacolata, quando ammassi di pezzi di legno ardono dando vita a giganteschi fuochi. Si tratta di un rito a cui partecipano i cittadini con degustazioni di prodotti tipici locali e con alcuni cibi tipici locali come le frittelle o le pettole.

In tutta la regione questa tradizione è molto sentita e la possibilità di conciliare il fuoco con il cibo è una delle cose che i pugliesi amano di più, perché attorno al fuoco si creano momenti di familiarità e di convivialità.

Dal Gargano al Salento, quindi, la vigilia dell’Immacolata è un susseguirsi di fuochi, e qualunque sia il termine usato, l’intento è sempre quello, ovvero celebrare l’Immacolata Concezione con un fuoco ritenuto purificatore.

Nei tempi antichi tra i fuochi organizzati nei quartieri vi erano addirittura delle competizioni e la gente cercava di realizzare il falò più bello per vincere. Ad oggi, invece, il falò viene controllato dalle autorità e anche se ai cittadini è permesso farlo, devono comunque rispettare delle regole per non mettere a repentaglio la vita di altre persone.