Grottaglie vola in America: il progetto dell’aeroporto spaziale di Grottaglie finisce sulle pagine del NYT

Grottaglie vola in America, la cittadina medioevale pugliese finisce sulle pagine del New York Times, famoso giornale americano. L’articolo scritto dal giornalista statunitense Jason Horowitz, in trasferta in Puglia per seguire lo stato dei lavori dell’aeroporto di Grottaglie che dal 2019 dovrebbe rendere realtà i voli suborbitali, è ironico e dice: “La ceramica non basta. Puntiamo alle astronavi, dice la città italiana”.

Il motivo per cui Grottaglie vola in America è stato descritto dal giornalista americano esaltando comunque la suggestiva città pugliese. Ma qual è quindi questo motivo? Semplice, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è favorevole all’accordo siglato, lo scorso 6 luglio fra l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Virgin Galactic, per costruire il primo spazio-porto italiano a Grottaglie. J. Horowitz forse pensa che sotto ci sia una missione spaziale e quindi ha indagato per saperne di più. Il New York Times ha riportato che il presidente immagina Grottaglie come una “Silicon Valley del settore aerospaziale europeo, con 40 voli suborbitali all’anno.

Grottaglie vola in America e il giornalista ironizza

La notizia che Grottaglie vola in America per la missione spaziale che ha suscitato grande interesse però non è piaciuta a tutti i cittadini. Infatti, nel pezzo scritto da Horowitz compare il dissenso di alcuni ceramisti, figure che rappresentano la parte antica di Grottaglie, che avrebbero preferito al posto di questa notizia che fossero stati organizzati dei mini tour nei loro quartieri per vedere da lontano i voli suborbitali.

Da tempo l’aeroporto di Grottaglie non rientra nella gestione dei voli di linea, il che avrebbe dovuto far velocizzare il progetto spaziale, ma il giornalista afferma che la lounge per il check-in inutilizzata dell’aereoporto completa di bilance analogiche per la pesatura di bagagli sembra congelata nel tempo. Dunque, secondo il New York Times, il progetto non va visto che si tratta di una città conosciuta per le ceramiche e non per viaggi spaziali. E’ pur vero che anche queste potrebbero essere esportate e arrivare in qualunque parte del mondo.