I riti pasquali pugliesi della settimana santa

Ogni provincia pugliese segue i riti della settimana Santa che precedono la Pasqua, con delle dalle caratteristiche comuni, e alcune particolarità locali che si tramandano dalla tradizione.

La partecipazione della comunità di ciascun centro cittadino è molto viva e il coinvolgimento è dato dalla presenza per le strade cittadine di una folla di gente al seguito della processione.

La Settimana Santa prevede la preghiera di pentimento e anche l’adorazione della Vergine Addolorata e della Croce.

La tradizione con i riti pasquali si ripete dalla notte dei tempi e ogni anno viene sentita sempre di più.
Le strade cittadine diventano teatro per accogliere l’evento più coinvolgente della vita cristiana, quello della passione e morte di nostro Signore Gesù.

A Lecce i tradizionali riti della settimana santa sono celebrati in lingua Bizantina. Nella chiesa di San Nicola di Myra, ci si incontra il Giovedì Santo per la drammatizzazione di 12 brani del Vangelo e dopo la celebrazione, la Chiesa resta aperta per la benedizione con l’olio santo.

Il Venerdì Santo si pregano i Sepolcri con i canti dell’Epitafios Thrinos, in lingua bizantina e viene portato in processione il baldacchino del Sepolcro, fino al monastero delle Benedettine di San Giovanni.

Il Sabato, durante la messa mattutina avviene la caduta delle foglie d’alloro e la distribuzione delle uova rosse che rappresentano la passione e morte di Gesù.

La Domenica di Pasqua viene celebrata la messa con la proclamazione babelica del vangelo in varie lingue.

A Specchia, in provincia di Lecce, la sera del Venerdì Santo si porta in processione il Gesù morto.

I Confratelli indossano una mantellina nera o celeste a seconda che appartengono alla confraternita di Sant’Antonio da Padova o della Madonna Assunta in cielo, portano in spalla la statua in cartapesta del Cristo morto, realizzata nel 1700 e che nel corso dell’anno si può visitare attraverso un’urna di vetro situata nella Chiesa Madre.

Nel corso della Processione i confratelli della Chiesa Madre, tengono in mano degli oggetti in legno e ferro da cui si sente un particolare suono quello delle troccole e coloro che li suonano sono i troccolanti.
La tradizione racconta che questi suoni hanno il potere di portare in vita i morti.

A Maglie in provincia di Lecce, nel corso della Processione dei Misteri, costituita da molti figuranti, la confraternita indossa una divisa da cerimonia ufficiale caratterizzata da uno smoking con petti lucidi, colletto inamidato, gilet bianco, cravattino nero a farfalla, guanti di pelle bianchi e scarpe nere lucide.

La processione è seguita dalla banda e da un gruppo di donne velate vestite di nero e orlate di rosso.

A Martano in provincia di Lecce, la processione con le statue di Cristo morto e della Madonna Addolorata sono precedute da “quadri”, che raffigurano i diversi momenti della Via Crucis.

A Galatina nel corso della solenne celebrazione della settimana santa è presente anche la figura di colui che flagellò Gesù, chiamato “Pati Paticchia”, che significa sal greco, patire. Un tempo la statua che lo rappresentava, veniva esposta ed i fedeli la percuotevano come fece lui nei confronti del Signore.

La settimana Santa di Taranto è intensa di iniziative piene di fede e di cristianità che hanno inizio con la domenica delle Palme, in cui le due principali Confraternite di Taranto, quella di Maria SS. Addolorata e S.Domenico e quella di Maria SS. del Carmine fanno una sorta di asta, aggiudicandosi dei simboli con delle offerte destinate alla beneficenza.

La processione della Settimana Santa di Taranto è caratterizzata da un grande coinvolgimento di fedeli che si riversano per le strade cittadine.

Due momenti molti toccanti riguardano la settimana che precede la Pasqua. Il Giovedì Santo con l’adorazione dell’Addolorata con il cuore trafitto in mano, che esce dalla Chiesa di San Domenico, nella città vecchia; l’altra è la processione dei Misteri che parte dalla Chiesa del Carmine nel pomeriggio del Venerdì Santo e si conclude all’alba del Sabato Santo.

Nel corso della processione del Venerdì Santo, i Perdoni, i confratelli che camminano in coppia, a piedi scalzi, con una tunica e incappucciati, camminando a passo lento, che sta ad indicare la manifestazione di lutto. Vengono fatte le soste, chiamate poste, nelle chiese della città Vecchia, dove sono allestiti gli altari delle reposizioni, chiamati comunemente sepolcri, allestiti con cura con stoffe ornate d’oro e fiori freschi e i simboli caratteristici della città legata al mare.

Nel rito della lavanda dei piedi, fra i cittadini, vengono scelti molti pescatori.

Martina Franca, in provincia di Taranto, sente con grande partecipazione sia la Processione dell’Addolorata, ma anche quella dei Misteri, la cui particolarità è data dalla presenza della statua di Giuda che fino agli anni ’30 veniva presa a sassate. Oggi, viene imposto di non fare il segno della croce al suo passare.

Massafra in provincia di Taranto, vive con grande partecipazione la processione dei Misteri che come in molti centri dà occasione alla comunità di rivivere le scene della passione, nel centro storico della città, come una rappresentazione teatrale.
Emozione, trasporto e grande coinvolgimento permettono ai fedeli di seguire la processione per molte ore. Otto statue realizzate in cartapesta sono portate in spalla e hanno la barba biforcuta del Cristo.

Ogni anno ritorna la settimana santa in Puglia, sempre con grande fervore e partecipazione, per tenere viva la tradizione e alta la fede.