Il fiume Ofanto tra natura verde e storia antica

E’ in arrivo la bella stagione e anche il periodo per fare gite ed escursioni e scoprire uno degli elementi più importanti della Puglia, il fiume Ofanto, che ha la foce tra la litoranea di Barletta e le saline della città di Margherita di Savoia. Il fiume Ofanto nasce in Campania, tra i monti della provincia di Avellino, e giunge fino al cuore della Puglia abbracciando 51 comuni. Lungo 170 chilometri, è il corso d’acqua con foce nell’Adriatico più lungo e si distingue per la sua variegata biodiversità e gli eventi storici che lo hanno reso importante nei secoli.

Nel 2003, proprio per il grande valore naturale di questo fiume, in cui trovano il loro habitat naturale molti animali, è stato istituito il Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto, un’area naturale protetta che comprende i comuni di Canosa di Puglia, San Ferdinando di Puglia, Candela, Ascoli Satriano, Cerignola, Margherita di Savoia e Barletta. Nell’area del Parco Naturale è possibile un’immersione a 360° nella natura incontaminata e trovare specie di animali come la Lontra Fluviale.

Fiume Ofanto meraviglia da vivere

Il fiume Ofanto offre la possibilità di praticare vari tipi di attività di interesse turistico e sportivo: dalle escursioni a cavallo alle discese in canoa e kayak, dal birdwatching al cicloturismo con pesca sportiva. L’ambiente è perfetto per svolgere qualsiasi attività legata alla natura ed è luogo ideale per immergersi totalmente in un contesto che ha anche tanta storia alle spalle.

Dal punto di vista storico, infatti, la valle dell’Ofanto è stata sede di insediamenti antichissimi legati soprattutto al clima favorevole, alla vegetazione rigogliosa e all’abbondanza di acqua. Inizialmente qui fiorirono villaggi di allevatori e agricoltori, che portarono alla creazione di grotte, templi pagani, necropoli, torri di avvistamento e lo dimostra il ritrovamento di reperti come utensili e attrezzi per l’agricoltura e la caccia. Qui è possibile reperire anche interessanti resti di antichi ponti romani, testimoni di battaglie svoltisi nel 293 a.C. e anche prima.