Il nuovo progetto “Centro idrogeno città di Taranto”

TARANTO – E’ iniziato il cantiere progettuale per il “Centro Idrogeno Città di Taranto”, che prevede la costruzione di un impianto di produzione di gas idrogeno (H2). della capacità di 5 miliardi di metri cubi per anno ottenuto dall’acqua di mare dissalata, scindendo la stessa nei suoi componenti (idrogeno e ossigeno), attraverso il processo di elettrolisi. L’energia elettrica necessaria a rendere competitiva la produzione sarà fornita da una centrale elettrica a tecnologia HPS della potenza di 3.000 MW che farà parte integrante e sostanziale del futuro Centro Idrogeno.

A realizzarlo sarà il Network G.E.P. (Network Global Electrification Project), un’organizzazione di 43 aziende (le cui sedi operative si trovano a Verona e Bari), “una Rete d’Imprese avente ad oggetto, il finanziamento, la progettazione, realizzazione, gestione, sviluppo e manutenzione di impianti di generazione elettrica utilizzanti una innovativa tecnologia per la produzione di energia rinnovabile “non intermittente” di cui è licenziataria esclusiva per l’Europa” si legge sul sito ufficiale del network. Che sostiene di vantare “primari EPC Contractors europei e nordamericani si sono proposti come fornitori e partner dell’iniziativa offrendo il loro contributo di conoscenze tecniche e organizzative“, “Fondi Internazionali d’Investimento partecipano, impegnandosi su portafogli multi-miliardari di progetti operativi, affiancati da un Advisory Team a loro dedicato“, oltre a chiedere il sostegno di non meglio precisati ‘politici decisori nazionali’.

Perchè il comune ha scelto questa iniziativa:

Nella delibera si legge, Iniziativa dell’Unione Europea per coinvolgere attivamente le città nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale con l’adesione al Patto dei Sindaci, il Comune si impegnerà a ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra “definendo strategie e azioni per aumentare il ricorso alle fonti di rinnovabile, migliorare l’efficienza energetica e promuovere il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia la strategia energetica e il programma di azione del Comune saranno definiti nel Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), “documento che definisce gli obiettivi, identifica i settori di intervento più critici, e definisce misure concrete, tempi di attuazione, risorse e responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione della CO2 equivalente infine il Comune “intende contribuire al raggiungimento dei predetti obiettivi promuovendo azioni efficienti contro il cambiamento climatico quali programmi di efficienza energetica e di promozione delle fonti di energia rinnovabile“.

La scelta del partner con cui condividere questi obiettivi è come detto cadura sul Network G.E.P. Essa “è una Rete d’Imprese avente ad oggetto, il finanziamento, la progettazione, realizzazione, gestione, sviluppo e manutenzione di impianti di generazione elettrica utilizzanti una innovativa tecnologia per la produzione di energia rinnovabile “non intermittente” di cui è licenziataria esclusiva per l’Europa“; network che “ha per obiettivo la realizzazione di una rapida transizione energetica in Italia, dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, ottenibile attivando collaborazioni con Partner Pubblici in una filiera integrata e non divisa in segmenti produttivi, che riduca le tariffe all’utenza.