Il più antico Neanderthal al mondo è l’Uomo di Altamura

L’Uomo di Altamura, scoperto nel 1993, è il più antico Neanderthal al mondo, che ha aperto la strada per ricerche e studi. Fin dal Paleolitico l’Alta Murgia è stata sempre abitata e a testimoniarlo sono proprio lo scheletro rinvenuto nel territorio di Altamura. I resti umani sono appartenuti ad un Homo neanderthalensis che pare sia vissuto tra i 180.000 ed i 130.000 anni fa.

Lo scheletro in perfetto stato di conservazione

Lo scheletro è noto come Uomo di Altamura e si tratta di un reperto di grande valore per l’età in cui ha vissuto questa persona in quanto è incredibile che sia stato trovato integro. Infatti, il reperto è stato rinvenuto in uno stato di conservazione ottimo e questo ritrovamento ha dato il via ad altre ricerche. A ritrovare il reperto all’interno della Grotta di Lamalunga è stato il Centro Altamurano delle Ricerche Speleologiche il 3 ottobre del 1993. Lo scheletro è stato oggetto di accurate analisi che hanno consentito di accertare che si tratta proprio del Neanderthal più antico che sia mai stato sottoposto ad analisi.

L’Uomo di Altamura ha aperto la strada a numerosi studi

I dati genetici forniti grazie alle analisi dall’Uomo di Altamura sono stati fondamentali per proseguire gli studi e le ricerche e approfondire altre informazioni riguardanti il rapporto che aveva con specie e popolazioni varie. Inoltre, è stato possibile acquisire grazie a questi studi altri dati riguardanti malattie, aspetto, alimentazione e molto altro. Lo scheletro apparteneva ad un adulto di sesso maschile alto circa 165 centimetri, deceduto nel corso di una battuta di caccia provocata da una caduta accidentale in un pozzo carsico. Da notare che ve ne sono moltissimi presenti nella zona dell’Alta Murgia. Tutto ciò è stato accertato grazie alle numerose fratture che lo scheletro ha riportato. Il reperto era in buon stato di conservazione è dato dal fatto che è stato rinvenuto ad una profondità di 8 metri.